Una notte a Granada, echi andalusi a Villa San Fermo
Il Festival quest’anno vuole omaggiare la danza: il primo atto di Rigoletto vede infatti una grandiosa scena di festa di cui si alternano motivi di danze diverse, temi con i quali il canto dei protagonisti si sposa e si fonde.
SABATO 18/06/2022 ALLE ORE 21:00
Echi Andalusi
Villa San Fermo
Nella serata di Lonigo, nel ninfeo della meravigliosa Villa San Fermo, in cui la voce del mezzosoprano Erica Zulikha Benato, accompagnata al pianoforte dal M° Alessandro Marini, darà vita ai celeberrimi personaggi che hanno agito nella magica regione della Spagna che ha come capoluogo Siviglia. Accanto alle figure di Carmen, Rosina, Zerlina – ma anche Azucena, la principessa di Eboli, Preziosilla – dialogherà una ballerina di flamenco, la più tipica tra le danze popolari europee.
La villa San Fermo si trova nel comune di Lonigo, su un colle a circa 500 metri dal centro cittadino. Superata una breve salita, si trova l'ingresso della villa, ora Istituto dei padri Pavoniani. Attualmente il complesso comprende vari edifici: l'Ingresso dei Fiumi, la Cavallerizza, il teatro, la chiesa con il suo chiostro e la villa.StoriaL'origine risale al X secolo, epoca in cui una comunità di monaci di San Benedetto di Polirone si insediò in questo luogo, edificandovi un'abbazia e la chiesa di San Fermo e Rustico.L'abbazia passò poi sotto la giurisdizione dei monaci di San Giorgio in Alga. Il monastero venne soppresso nel 1668 da Clemente IX e nel 1670 venne acquistato da Nicolò Venier, procuratore di San Marco. In seguito l'abbazia passò ai Contarini per eredità e nel 1834 venne acquistata dai Giovanelli. Nel 1838 Andrea Giovanelli, dopo aver ricevuto il titolo di principe dall'imperatore d'Austria, fissò la sua dimora di campagna a Lonigo, nel cuore delle sue grandi proprietà terriere. I principi Giovanelli trasformarono, con lunghi lavori di abbellimento, il convento in una villa-palazzo in grado di simboleggiare la loro potenza economica.Ai Giovanelli subentrarono nel 1933 i Gesuiti e infine, nel 1968, l'Ordine dei Pavoniani, che ne sono gli attuali proprietari.L'Ingresso dei FiumiL'entrata d'onore della villa è il monumentale Ingresso dei Fiumi, progettato dallo scenografo di teatro Francesco Bagnara.L'opera si compone di due padiglioni, casette a due piani che fungevano da dimora per i portinai, giardinieri ed altri servitori. L'architettura è eclettica con inserimenti di qualche motivo che diverrà consueto nell'architettura liberty.