"Tingeltangel": comicità grottesca al Teatro San Marco per il 30° Maschera d'Oro
Sabato 10 febbraio alle 21 al Teatro San Marco di Vicenza è previsto il 2° appuntamento del 30° Festival "Maschera d'Oro con lo spettacolo "Tingeltangel", che rende omaggio al Kabarett del genio creativo dell'artista tedesco (Valentin Ludwig Fey, 1882 - 1948), che influenzò ebbe il teatro e cinema della sua epoca e non solo. Regia: Paolo Manfrini.
Ospite della kermesse nazionale, organizzata dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), sarà infatti la Compagnia di Lizzana di Rovereto (Trento), che vinse il festival nel 2006 con l'intenso "E per questo resisto", da "L'istruttoria" di Peter Weiss, adattamento e regia dello stesso Manfrini. Lo spettacolo è uno spaccato dell'atmosfera che si respirava in Germania negli anni della Repubblica di Weimar, tra il 1919 e il 1933, esperienza chiusa dalla salita al potere di Adolf Hitler. Anni sfavillanti, pieni di energia, ma attraversati anche da lampi di inquietudine, ombre che tragicamente avrebbero avuto il sopravvento.
La comicità sopra le righe di Valentin ebbe in Bertolt Brecht un estimatore entusiasta; e giustamente il suo nome viene associato a quello di altri geniali visionari e innovatori come Alfred Jarry (1873-1907) o Eugene Jonesco (1909-1994). Come tutti loro, Valentin utilizzò il teatro e l'ironia per toccare i nervi scoperti di una società piena di contraddizioni, incapace di dare un vero significato all'esistenza. Il tutto con l'arma della risata, della legggerezza, di una comicità trascinante e diretta eppure capace di raffinate sottigliezze, tale da disturbare non poco l'emergente partito nazista.
Nel 1906, d'accordo con la madre, Karl aveva venduto l'attività di falegnameria della famiglia e aveva iniziato ad esibirsi, facendosi chiamare Charles Fey e accompagnandosi con l'orchestrion, uno strumento di sua invenzione. Sua storica partner artistica fu Liesl Karlstadt. Ebbe due figlie dalla moglie Gisela Royes. Morì per le complicazioni di un grave raffreddamento, causato da una notte trascorsa in un teatro non riscaldato.
A "Tingeltangel", che ricrea l'atmosfera chiassosa dei locali bavaresi dell'epoca (i cosiddetti Tingel Tangel, appunto, tra le prime culle del nascente cabaret), la Compagnia di Lizzana torna dopo oltre trent'anni dalla prima edizione, affiancando nuove leve a interpreti storici del proprio organico, aggiungendo ulteriori brani tratti dal repertorio di Valentin e riarrangiando le musiche firmate da Gianfranco Grisi. Scene di Sandro Barbieri, Andrea Fornasa e Riccardo Ricci. Costumi di Rosanna Goller e Ilenia Rossit, audio di Luca Dossi, disegno luci di Andrea e Marianna Fornasa.
Il festival è organizzato da Fita Veneto con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato provinciale, e con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e della Provincia di Vicenza.
Biglietti interi a 10 euro, ridotti a 8.50
Informazioni e prevendite Fita Vicenza - Stradella delle Barche 7 - Tel: 0444.324907 (solo al mattino, dal lunedì al venerdì).