Lemming: "Dioniso e Penteo: Tragedia del Teatro"
Dopo il debutto di Ws Tempest, presentato presso la Basilica Palladiana e facente parte del cartellone del 69° Ciclo di Spettacoli Classici del Teatro Olimpico, il Teatro del Lemming torna in città con lo spettacolo Dioniso e Penteo - Tragedia del Teatro. Il lavoro, proposto nell'ambito del Festival Gli Stati della Mente, sarà in scena presso lo spazio AB23 di Contrà Sant'Ambrogio il 28, 29 e 30 ottobre con cinque repliche al giorno alle ore 17.00, 17.40, 18.20, 19.00, e 19.40 , ciascuna dedicata a soli sette spettatori (la prenotazione è obbligatoria al numero 327.3952110).
Dioniso e Penteo rappresenta il secondo capitolo, dopo Edipo, della celebre Tetralogia sul Mito e sullo Spettatore attraverso la quale, sviluppando una originale poetica, che pone al centro il coinvolgimento drammaturgico e sensoriale dello spettatore partecipante, il Lemming è stato riconosciuto come uno tra i gruppi di punta della ricerca teatrale a livello internazionale.
Tratto dalla tragedia Le Baccanti idi Euripide, lo spettacolo portato in scena dal Teatro del Lemming è pensato come una relazione-opposizione fra attori e spettatori, come sempre coinvolti drammaturgicamente nel lavoro. Lo spettatore si ritrova a vivere sulla propria pelle il ruolo di Penteo, prototipo del cittadino/spettatore moderno, che vuole vedere senza essere visto; contro di lui gli attori/baccanti compiranno la loro vendetta in nome di una ritualità capace di rendere la propria sacralità ai corpi, in nome di quella forza vitale indistruttibile ed istintiva che i greci chiamavano Zoè e che sempre dovrebbe appartenere al teatro agito sotto il segno di Dioniso. Esso si configurava infatti come una relazione fondata sulla reciprocità ("io ti vedo mentre tu mi vedi", afferma il Dio nella tragedia di Euripide), come rito collettivo il cui compimento era quello di giungere ad una comunione-dispersione delle soggettività a favore di una osmosi col divino, col tutto.
Questa relazione si dà invece come impossibilità sia ne Le Baccanti di Euripide sia, mantenendo la totale fedeltà con il senso del testo classico, nel lavoro del Lemming. La relazione, infatti, è qui oppositiva, lo sguardo si fa distaccato, voyeuristico e ciò rende impossibile ogni reciprocità, ogni tensione ad una reale unione tra attori e spettatori, polarizzati in uno statuto che, per quanto potrà apparire abolito, verrà riaffermato proprio mentre sembrerà capovolgersi.
Dioniso e Penteo si pone dunque come riflessione sul teatro oggi, ridefinendo il ruolo dello spettatore all'interno dell'evento scenico e ponendolo in aperta contraddizione con la passività alla quale è stato relegato: il centro della ricerca che il Lemming porta avanti da tempo prende corpo più che mai in questo lavoro, ridando al teatro il valore di esperienza potente ed ustionante.
PER INFO E PRENOTAZIONI:
Teatro del Lemming
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
c/o AB23 - Contrà Sant'Ambrogio 23, 36100 VICENZA
tel: 327. 3952110
mail: infolemming@teatrodellemming.com