Il profumo
Terzo appuntamento con “Tintarella di luna”, il progetto di letture teatrali nel giardino del teatro Astra a cura di Titino Carrara e Giorgia Antonelli. Un viaggio nell’emozione che abbraccia luoghi vicini e lontani, rievocando pagine della nostra cultura, della nostra storia e del nostro immaginario.
Mercoledì 6 agosto alle 21.30 sarà la volta del racconto teatrale “Il profumo”, che vede l’attore vicentino autore ed interprete di un testo originale, liberamente ispirato all’omonimo capolavoro di Patrick Suskind. Sulla scena, un mefistofelico Carrara interpreterà JB, un uomo senza odore, ma con una dote straordinaria: un naso capace di scrutare gli odori così profondamente da entrare sotto la pelle delle persone, scavandone l’anima fino a farle sentire vuote e nude.
“L’olfatto è il più primitivo dei sensi – spiega Titino Carrara entrando nel vivo del racconto teatrale “Il profumo”-. Quando scende la notte gli occhi si perdono nel buio. La notte ha diversi profumi che lasciano di sé tracce diverse e che cambiano di ora in ora: scendono netti, decisi, schiudono le porte al dubbio, alla paura, all’illusione. Anche gli uomini, come la notte, hanno odori diversi: odori dell’anima. Ma gli uomini, animali incapaci di vedere, si limitano a guardare. Non sanno neppure di possedere una seconda vista - quella olfattiva - eppure giudicano attraverso l’odore. E così, un uomo senza odore è un uomo con la notte nell’anima. Diverso, emarginato, solo. Un genio, un alchimista, un ciarlatano o forse un dio? O solo una scintilla dietro gli occhi vuoti di una maschera diabolica”.