"Il Brutto Anattrocolo" per le scuole primarie e dell'infanzia al Comunale di Vicenza
Martedì 4 aprile alle 10 nella Sala del Ridotto al Teatro Comunale di Vicenza in viale Mazzini 39 andrà in scena lo spettacolo "Il Brutto Anatroccolo", liberamento ispirato all'omonima fiaba di Hans Christian Andersen, nell'ambito dei "Progetti Formativi 2017" (vedi programma), dedicati alle scuole come educazione per gli spettatori del futuro. Coreografia: Roberto Lori. Parte recitate a cura di Fabio Bacaloni. Interpreti: Fabio Bacaloni e Roberto Lori. Musica AAVV. L'evento ha il sostegno di Ministero dei Beni Culturali e le Attività Culturali-Dipartimento dello Spettacolo e Regione Toscana.Co-produzione Compagnia Simona Bucci. Durata 55 minuti circa. La rappresentazione è consigliato per gli alunni delle scuole dell'infanzia e primarie.
LO SPETTACOLO: tra le uova che si stanno per schiudere una è diversa dalle altre. E' più grande, è di color diverso, ha una forma meno regolare. Una volta schiusa svela un essere grigio, spelacchiato, sgraziato nei movimenti e troppo alto per essere un anatroccolo. Un brutto anatroccolo, che subito viene rifiutato dagli altri, che lo vedono diverso da loro e lo allontanano dal gruppo. Trovandosi da solo e rifiutato, comincia un viaggio. Sul suo percorso incontra tanti personaggi e prova ad essere uguale agli altri, a muoversi e ad agire come loro, perché desidera fare parte di un gruppo. Il brutto anatroccolo, senza pensare all’importanza delle sue abilità, si sente solo e sconsolato, perché, al termine del suo lungo viaggio, nessuno lo ha accettato per ciò che è. Ed è proprio in questo momento di tristezza che comincia a camminare lentamente, con movimenti estesi e flessuosi, leggeri e dinamici. I suoi balzi e i suoi giri improvvisamente creano una danza magnifica unica e speciale, come magnifico, unico e speciale è ognuno di noi.
TEMATICHE PRINCIPALI: nello spettacolo, la figura del brutto anatroccolo è metafora del concetto di diversità e accettazione di se stessi e degli altri, il superamento delle proprie paure e vulnerabilità. L’infanzia è il periodo della vita in cui molto spesso ci sentiamo inadeguati, in questa fase si ricevono spesso critiche dagli adulti (“sei pigro”, “sei pasticcione”, “sei timido”, “sei pauroso”, “sei cattivo”) e appellativi antipatici dai coetanei (“sei grasso”, “sei brutto”, “sei stupido”). Questa fiaba è un invito coraggioso a non tradire mai ciò che si è, anche quando non si ricevono conferme dagli altri. L'anatroccolo non si rassegna alla sua situazione e continua la ricerca di sé stesso senza arrendersi e omologarsi. La ricerca della propria individualità è la forza che lo nutre. Lo spettacolo permette di comprendere che sono le differenze che possono unirci e creare la vera forza del gruppo, facendo tesoro delle nostre peculiari caratteristiche.
MODALITÀ DI ADESIONE: è possibile aderire a uno o più dei progetti indicati entro lunedì 31 ottobre 2016, inviando il modulo “richiesta di adesione”, che potete trovare nel dossier, scaricabile dal sito (cliccando in alto a sinistra su "Scarica il Programma") via e-mail a progetti@tcvi.it, oppure via fax al numero 0444.236335. Le richieste saranno accolte sulla base dei posti disponibili e in base all’ordine di arrivo. La prenotazione per essere effettiva dovrà essere confermata attraverso il pagamento delle quote di adesione entro venerdì 11 novembre 2016. Per le scuole che necessitano di fattura elettronica, si richiede l’invio dei relativi dati entro e non oltre lunedì 31 ottobre. Gli spettacoli verranno realizzati se si raggiungerà il numero minimo di adesioni entro il 31 ottobre.
PREZZI BIGLIETTI: 4 euro per ogni alunno e insegnante; omaggio un insegnante ogni 10 alunni.