"Human": l'odissea umana attraverso l'arte al Teatro Comunale di Vicenza
Lunedì 27 febbraio alle 20.45 andrà in scena lo spettacolo "Human", scritto e interpretato dal regista Marco Baliani insieme all'attrice Lella Costa al Teatro Comunale di Vicenza in viale Mazzini 39 per la 10° stagione artistica. Drammaturgia di Ilenia Carrone, scene e costumi di Antonio Marras, musiche originali di Paolo Fresu con Gianluca Petrella. Produzione Mismaonda e Sardegna Teatro in collaborazione con Marche Teatro. Altri interpreti in scena sono: David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu. La rappresentazione, attualmente in tournée sui palcoscenici nazionali, ha debuttato nel luglio 2016 al "Ravenna Festival": nella prossima stagione sarà presentato nelle sedi istituzionali d'Italia e d'Europa in forma di oratorio, per innescare un rito di partecipazione sul significato profondo del concetto di umanità. La messa in scena originale e toccante sul tema dell’identità negata, sulle migrazioni e sulla volontà di raccontare un’odissea ribaltata. La prima ispirazione degli autori è stata l’Eneide di Virgilio, che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi. Per “Human”, a Vicenza in data unica e ultima tappa del tour invernale, i biglietti sono quasi esauriti; prossime date dello spettacolo, a Roma al Teatro Argentina dal 9 al 14 maggio. “Human” sarà preceduto dall’Incontro a teatro nel Foyer del Teatro, lunedì 27 febbraio alle 19.30, condotto da Caterina Barone, giornalista e critico teatrale del Corriere del Veneto, docente di Storia del teatro greco e latino all’Università di Padova, che presenterà al pubblico lo spettacolo, unico per i temi, gli interpreti, le collaborazioni, alla presenza di alcuni dei protagonisti.
“Human” (durata un’ora e 40 minuti, senza intervallo) parla di mito, di confine tra umano e disumano, di opinioni stereotipate e di realtà infinitamente dolorose, di fronte alle quali ogni male pare ridimensionato. La migrazione è il grande tema affrontato, spinoso perché attualissimo, difficile da trattare senza cadere nel documentarismo o nella facile retorica. Il mito legato al Mediterraneo è il tratto poetico, che accompagna la lunga narrazione proposta dagli autori, fatta di immagini, di storie che prendono vita, di leggende ataviche che narrano che l’amore vince la diversità e l’appartenenza a popoli diversi. Lella Costa e Marco Baliani hanno scelto volutamente di non seguire una trama, ma di comporre una narrazione attraverso diversi quadri, collegati fra loro dalle musiche di Paolo Fresu, resi iconici dalle scene e i costumi di Antonio Marras, rigorosamente rossi e neri. Lo spettacolo si propone come un’Odissea attraverso l’arte, la letteratura, il teatro, il mito, le tante storie che fanno la storia, per raccontare le tante anime racchiuse dentro la definizione di profugo: interrogativi, interpretazioni drammatiche, ma anche cabaret, in un continuo cambio di registri. Baliani, Costa e i giovani attori sul palcoscenico non offrono risposte, ma solo interrogativi insoluti, con lo scopo di non banalizzare e non riappacificare, di togliere il velo dell’abitudine che si stende sui fatti quotidiani. Il progetto teatrale, la sua costruzione, i temi e gli approfondimenti sono raccontati e possono essere seguiti dal pubblico sul sito www.progettohuman.it. Biglietti in vendita alla biglietteria del teatro, aperta dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.15, e un’ora prima degli spettacoli; on line sul sito del teatro www.tcvi.it e anche in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza e dalla App TCVI. Prezzi: 29 euro il biglietto intero, 23 euro il ridotto over 65 e 14 euro il ridotto under 30.