28 marzo, “Stasera ovulo” al teatro Comunale di Vicenza
“Stasera ovulo” lo spettacolo in scena al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza sabato 28 marzo alle 20.45, dedicato al tema della sterilità femminile e alla fecondazione assistita, è stato pubblicato nel 2010 in DVD e nel 2012 è uscito anche il libro che contiene, oltre al testo teatrale, anche una raccolta delle lettere e dei messaggi commoventi che il pubblico ha inviato regolarmente alla produzione da quando lo spettacolo è in scena. Nel 2013 è stato presentato a Parigi nell’ambito del Festival Migractions,
La rassegna Luoghi del Contemporaneo-Prosa, al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, si conclude sabato 28 marzo alle 20.45 con un appuntamento, ancora una volta, rigorosamente al femminile; si tratta di “Stasera ovulo” di Carlotta Clerici, regia di Virginia Martini, interprete Antonella Questa (che per l’interpretazione in questo lavoro ha ricevuto il Premio Calandra 2009), una produzione LaQ-Prod, spettacolo dedicato all’epopea di una donna che cerca di diventare madre.
Ancora una volta i Luoghi del Contemporaneo-Prosa ribadiscono la loro funzione di incubatore di idee artistiche, anche alternative, nati come rassegna per presentare temi molto diversi, situazioni spesso paradossali, una carrellata di impegno civile e situazioni personali, anche molto intime, come nel caso dello spettacolo di Antonella Questa.
Lo spettacolo è un monologo che indaga sulle problematiche della maternità over 35 e della sterilità femminile; una tematica che l'odierno stile di vita, rende più che mai attuale. Fino a dove riesce a spingersi l'istinto materno di una donna che, passati i 35 anni, una relazione stabile e felice, un lavoro gratificante, decide che è arrivato il momento di avere un figlio? La protagonista di questa commedia arriva alla risposta attraverso una strada tortuosa, fatta di tentativi, fallimenti, di esami medici e cure pesanti; punteggiata dai consigli di parenti e amici, da critiche più o meno velate, sarà proprio questa consapevolezza raggiunta a regalare al pubblico un finale commovente e inaspettato.