ARKAR/Valentina Dal Masi + LITOST/Marianna Miozzo
ARKAR idea, danza e coreografia di Valentina Dal Mas durata 25 minuti
Arkar s’interroga sulla possibilità di dare vita ad una composizione armonica di movimento. Con la sezione aurea è stato individuato il canone di simmetria, di armonia che regola l’universo. Il corpo umano, però, parte da una condizione d’imperfezione che può generare errori, inciampi, fallimenti. Da qui la ricerca di un percorso che ci permetta di applicare la proporzione divina al movimento. Si riparte da zero. Il niente. Poi un punto, più punti, molti punti che aggregandosi danno origine alla linea. La linea e le sue infinite forme di manifestazione che non attendono altro che essere trasformate in atto. Dall’assemblarsi dei punti e delle linee prende vita la superficie. Essa accoglie in luoghi e con tempi diversi “gli elementi giusti, nel giusto ordine” (Kandinskij). Creare, disporre, sdrucciolare, comporre. Essere -forse- tra ordine e caos Arkar, un armonico corpo.
LITOST-THE OTHERNESS idea, danza e coreografia di Marianna Miozzo testo e drammaturgia di Gabriele Dalla Barba composizione sonora di Meike Clarelli plastico in scala di Filippo Taccini durata 23 minuti
Nel percorso concettuale dell'autrice il muro è ciò che esprime la metafora dello scarto, della distanza esistente tra due esseri umani, due popoli, tra il corpo e la parola, l'immagine e la materia. La performer danza lungo il confine che vi è tra corpo e linguaggio, lasciando emergere la schisi presente tra il movimento corporeo soggettivo e l'universo dei significati linguistici. Il movimento escogita una fuga da un discorso surreale in cui risalta il profilo di un'umanità dedita alla costruzione di muri come opera principale della civiltà. Ne emerge un oggetto muro perturbante, caricato delle angosce e frenesie di una intera società, con il quale la partitura coreografica tesse un legame, ma allo stesso tempo, forse è alla ricerca di una evasione verso una dimensione altra.