All'Astra il nuovo spettacolo di Babilonia Teatri: Il Concerto Pop di "Calcinculo"
Per la prima volta nel percorso di ricerca della formazione, parole e musica si contaminano e dialogano in modo incessante e vertiginoso per raccontare con sguardo tagliente, dolente e ironico le derive del presente.
Sabato 13 aprile l'ultimo lavoro della compagnia veronese due volte Premio Ubu e nel 2017 Leone d'Argento alla Biennale Teatro di Venezia.
“‘CALCINCULO’ incarna ed esprime la nostra visione divergente della società contemporanea – spiegano Raimondi e Castellani - a partire dal nostro micromondo per arrivare ad essere specchio di scenari che ci appaiono continuamente vicinissimi e lontanissimi assieme. Le contraddizioni che osserviamo sono prima di tutto le nostre. Attorno a noi tutto sembra così veloce da non riuscire a trattenere niente. Sembriamo dinosauri sopravvissuti alle glaciazioni. Realtà e finzione si sovrappongono: spesso non è chiaro dove finisca la vita reale e dove inizi la sua rappresentazione e viceversa. Viviamo un tempo ossessivo che le parole e le immagini non riescono più a raccontare da sole: la musica arriva in soccorso come una medicina e o una miccia esplosiva".
È stato presentato in anteprima lo scorso giugno alla XIX edizione del festival Primavera dei Teatri di Castrovillari e ha debuttato in agosto a Bassano Operaestate. Ed ora, dopo aver raccolto il plauso unanime della critica nei principali teatri italiani, sta per sbarcare al Teatro Astra: si tratta di “CALCINCULO”, l’ultimo lavoro di Babilonia Teatri, una delle più brillanti, mature e complesse realtà della ricerca teatrale italiana, due volte Premio Ubu e, nel 2016, Leone d’Argento alla Biennale Teatro di Venezia. L’appuntamento è per sabato 13 aprile (ore 21) all’interno di “Terrestri 2018/19”, la stagione del contemporaneo curata da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per il Comune di Vicenza – Assessorato alla Cultura con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali e Regione Veneto.
Scritto e interpretato dai due fondatori della compagnia veronese Enrico Castellani e Valeria Raimondi, lo spettacolo segna una tappa importante nel percorso di ricerca “pop, rock, punk” della compagnia che, esplosa nel panorama nazionale nel 2007 con “Made in Italy”, è stata in questi anni artefice di un’invenzione linguistica che ha rivoluzionato la sintassi della scrittura scenica contemporanea, al servizio di un’idea di teatro come specchio della realtà che, con ironia e cinismo, affetto e indignazione, muove dall’urgenza di interrogarsi sul presente per far emergere conflitti e tensioni. Con “CALCINCULO”, infatti, Castellani e Raimondi scelgono per la prima volta di utilizzare non solo la parola “parlata” ma anche quella cantata, facendo confluire parte della scrittura nella forma-canzone, per una serie di brani originali, a metà tra il pop e l’indie, composti da Lorenzo Scuda – musicista degli Oblivion - e cantati da Valeria Raimondi. Così, nello spettacolo musica e teatro si contaminano e dialogano in modo incessante e vertiginoso in una sorta di musical che, con sguardo tagliente, dolente ed ironico, racconta i paradossi del presente e le derive della nostra società, fotografandone le perversioni e le fughe da se stesso, l’incapacità di immaginare un futuro, di tendere verso un’ideale, di credere. In scena, anche lo storico e insostituibile direttore di scena Luca Scotton. Fonico Luca Scapellato. Produzione Babilonia Teatri e La Piccionaia, coproduzione Operaestate Festival Veneto.
Partecipano allo spettacolo il Coro San Daniele di Sovizzo e i cani di ENPA Vicenza.
Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro, ridotto gruppi 10 euro (minimo 10 persone), ridotto speciale 8,50 euro per i corsisti delle scuole di teatro e danza della città.
Sabato 13 aprile ore 21, Teatro Astra - Vicenza
“CALCINCULO”
Informazioni, prenotazioni e prevendite: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725
A disposizione del pubblico il parcheggio del Circolo Tennis Palladio 98. Il parcheggio ha capienza limitata: si consiglia di arrivare in anticipo.