"Shakespeare e gli amori vicentini" a Palazzo Cordellina di Vicenza
Venerdì 6 maggio alle 17.30 si terrà l'incontro "Shakespeare e gli amori vicentini: indagini sulle origini del mito di Romeo e Giulietta" presso Palazzo Cordellina di Vicenza in contrada Riale 12. Sulle origini della storia di Romeo e Giulietta ne parleranno Albino Comelli, co-autore del libro "Giulietta e Romeo: l'origine friulana del mito", e Antonio Di Lorenzo, che ha scritto in "La vera storia di Giulietta e Romeo". La serata sarà animata da alcune letture del dramma shakespeariano e della novella vicentina di Da Porto, curate dall’Associazione Convivium. L’incontro, organizzato dalla Biblioteca Bertoliana, si inserisce nelle iniziative legate alla "Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore", festeggiata il 23 aprile, anniversario della morte di Shakespeare.
La storia di Romeo e Giulietta è uno dei miti più celebri al mondo, di cui è alquanto difficile stabilirne l'origine. Questa vicenda amorosa letteraria nasce in terra vicentina a Montorso dalla penna dell’erudito e condottiero vicentino Luigi Da Porto (1485-1529). Per comporre l’Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, egli prese spunto dalla storia d’amore di Mariotto e Giannozza da Siena, narrata da Masuccio Salernitano a metà del XV secolo, inserendo tuttavia alcune interessanti varianti.
Cecil H. Clough, studioso del Rinascimento veneto e professore dell’università di Liverpool, fin dal 1985 ricondusse queste differenze alla forte componente autobiografica del testo: il nobile vicentino avrebbe narrato, infatti, la storia del proprio triste amore per una giovane di un casato opposto, conosciuta durante la sua permanenza a Udine.
La novella di Luigi Da Porto fu scritta attorno al 1517 ma pubblicata, inizialmente in forma anonima, solo dopo la sua morte. Nella metà del Cinquecento Matteo Bandello ripropose la vicenda di questo amore infelice e la sua novella fu tradotta in francese da Pierre Boaistuau (1559) e, in seguito, grazie ad Arthur Brooke (The tragicall historye of Romeus and Juliet, 1562) e a William Painter (1567), giunse oltre Manica e quindi nelle mani di William Shakespeare, che la trasformò in capolavoro (1595).
L'ingresso è libero. Per informazioni contattare l'Ufficio Consulenza - Biblioteca Civica Bertoliana al numero telefonico 0444/578202 o scrivere una e-mail a consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it.