"Schella Marz 2017" ad Asiago: "Carnevale Cimbro" per l'arrivo della primavera
Da domenica 26 a martedì 28 febbraio ad Asiago ritornerà la tradizionale festa di "Schella Marz" o "Schella Marzo", che significa letteralmente dalla antica lingua cimbra "Suona Marzo" o "Chiama Marzo". Fin da sempre si aspetta calorosamente questo momento sull'Altopiano di Asiago con l'auspicio dell'arrivo della primavera in un rito storico per risvegliare la natura dopo il lungo "sonno dell'inverno", dando l'addio alla stagione passata. Infatti la "Schella" è il campanaccio delle vacche, il cui suono ha il compito di richiamare proprio la primavera. In questa sorta di "Carnevale Cimbro" non mancheranno i personaggi folcloristici, come streghe e diavoli a ricordare le antiche radici, nelle quali affonda questo rituale antichissimo di fine inverno. Infatti i partecipanti si maschereranno con abiti di personaggi della mitologia locale: anguane, folletti, elfi e gnomi per aggirarsi tra le vie e contrade, gridando in antico cimbro la frase propiziatoria "Schella, schella marz, garibet de kapuccen, aussar de rajkken", ossia “Vieni, vieni marzo, finiti i crauti fuori i radicchi!”: il cambio di colture significa proprio cambio di stagione. La ricorrenza folcloristica prevede una sfilata di "bandoni" (bidoni-lattine-barattoli), legati insieme, per le vie centrali del paese: vincerà la "Schella" la fila più lunga di questi materiali metallici "itineranti". La festa si concluderà con il tradizionale "rogo della vecia", un enorme pupazzo di legno e cartapesta, che, venendo dato alle fiamme dal vincitore della "Schella", simboleggia l’inverno che se ne va. La manifestazione ricorre ogni anno a fine febbraio per salutare in modo gioioso e chiassoso l’arrivo della primavera, che per gli antichi cimbri iniziava appunto il primo di marzo. L'evento è organizzato dal comune di Asiago, dal Gruppo di Base di Asiago e dal Comitato Spontaneo Schella Marz.
PROGRAMMA: Domenica 26 e lunedì 27 febbraio il ritrovo sarà in piazza Il Risorgimento alle 20.30. Si percorreranno le vie della città, cercando di coprire la massima estensione territoriale per poi ritornare nella piazza centrale di Asiago. Martedì 28 febbraio la serata clou con il ritrovo previsto alle 20 presso il patronato maschile di via Matteotti. Da qui partiranno soltanto le file di bidoni verso viale dei Patrioti, piazzetta Croce, via Marconi, piazza Mazzini, piazza Carli sino ad arrivare alla Pesa. Qui i bidoni incontreranno la “Vecia” che, dopo aver percorso viale Matteotti, via Garibaldi e corso IV Novembre fino in piazza II Risorgimento, sarà data alle fiamme. La tradizione di “brusar la Vecia” pare sia nata solo nel primo dopoguerra, quando alcuni abitanti, terminate le tre serate di frastuono, erano soliti radunarsi in un luogo prestabilito in cui veniva dato alle fiamme un catafalco di legna e carta, simbolo dell’inverno, modellato a mo’ di vecchia signora. Ma non si tratta di una novità: gli antichi cimbri appiccavano fuochi sulle alture dei paesi dal significato religioso-propiziatorio.
SFILATA DI BARATTOLI E LATTINE: Bambini e bambine travestiti da orchi, fatine e ninfe "Zeleghen Baiblen" (dall'antico cimbro "Donne Selvatiche" o "Beate Donnette"), gireranno per le piazze di Asiago, attraversando il centro ed il corso di Asiago, trascinando con sè barattoli di latta legati insieme. Colpendo i barattoli con bastoni di legno, secondo antiche tradizioni, il frastuono dovrebbe far svegliare la primavera. All'arrivo in piazza II Risorgimento, verrà premiato il gruppo, che ha realizzato la successione di lattine e barattoli più lunga.
IL GRANDE FALÒ DELLA VECIA: l'ultimo giorno dell'evento, martedì 28 febbraio verso le ore 22.30-23, si "brusa la vecia": un maestoso pupazzo di legno e cartapesta viene dato alle fiamme a simboleggiare la stagione che se ne va. A dare fuoco alla "vecia" sarà proprio il vincitore della "Schella 2017". La tradizione vuole che nell'Altopiano l'arrivo della primavera coincida con il primo giorno di Marzo: poco importa se la neve candida imbianca ancora strade e campi.
REGOLAMENTO SCHELLA MARZ: possono partecipare al "Concorso Schella Marz 2017" tutti i ragazzi, giovani e bambini, accompagnati da genitori o adulti, che siano in possesso di una fila di "bandoni" (bidoni) preparata in modo da essere facilmente manovrabile durante il traino (esclusivamente manuale), soprattutto in curva, per evitare qualsiasi ostacolo e danni alle autovetture in sosta ai lati della strada (ognuno è responsabile della propria fila di bidoni). La fila di “Bandoni” deve essere costituita solo da bidoni, lattine o altro recipiente metallico. Qualora la fila contenesse dei “materiali impropri” (marmitte, cane fornela, lamiere, testiere letto) la stessa verrà esclusa dalla sfilata. La fila non deve comunque superare i 15 metri di lunghezza e 2 metri di larghezza. Il vincitore della "Schella 2017" sarà scelto da un’apposita giuria. Potranno aspirare a vincere l'ambito premio solo coloro che parteciperanno a tutte e tre le serate della "Schella Marz". La prima sera alle ore 20 un’apposita giuria in piazza II Risorgimento di fronte al municipio raccoglierà le iscrizioni dei partecipanti al concorso ed il nome del maggiorenne responsabile del gruppo. In questa occasione verranno misurate le file, che dovranno rimanere invariate nella tre giorni. Solo l’ultima sera, in cui verrà bruciata in piazza la "Vecia", verrà assegnata al vincitore/i la "Schella 2017".