SANTA RITA & THE SPIDERS FROM MARS reading tra Paolo Poli e David Bowie: Marco Cavalcoli al Teatro Astra
Reading tra Paolo Poli e David Bowie: il discorso impossibile di Marco Cavalcoli al Teatro Astra per il Festival Terrestri
Che avrebbero da dirci Paolo Poli con la sua leggerezza e David Bowie con il suo istrionismo oggi?
Lo spettacolo è un dialogo “impossibile” incastonato in un’ipotetica trasmissione radiofonica o televisiva, un reading che rivela l’anima, il carattere, l’unicità e la radicalità artistica di due artisti come Paolo Poli e David Bowie. Un accostamento ardito, quello tra l’attore, regista teatrale e cantante italiano - celebre per le sue interpretazioni comiche, brillanti, surreali e oniriche, spesso en travesti – e il cantautore britannico che è stato uno dei personaggi più poliedrici, importanti e influenti della scena pop e rock mondiale per circa cinque decenni, inventore e icona assoluta del glam rock e creatore di numerosi alter ego.
Un lavoro - nato da un’idea del critico e giornalista Rodolfo Di Giammarco - che incrocia e sovrappone, in modo inatteso e originale, il genio di due grandi performer, scomparsi entrambi nel 2016, a due mesi e mezzo di distanza l’uno dall’altro; due talenti del teatro musicale o della musica teatrale che, ciascuno nei rispettivi percorsi, hanno sfidato le convenzioni e cambiato per sempre la loro - e la nostra – cultura.
Sabato 27 luglio appuntamento con il teatro nel Giardino dell’Astra: alle ore 21 Marco Cavalcoli, attore storico della compagnia di ricerca Fanny & Alexander presenta “SANTA RITA & THE SPIDERS FROM MARS. READING TRA PAOLO POLI E DAVID BOWIE”.
“Paolo Poli e David Bowie – spiega Rodolfo Di Giammarco - sono due istrionici, impenitenti, irrefrenabili ‘male impersonator’ con versatilità di ‘female impersonator’. Due talenti che si prestano, anche a distanza, ad essere visitati attraverso una lettura binaria di alcuni dei loro testi. Due figure ‘multiple’ che ci vengono restituite attraverso la voce caleidoscopica di un performer d’eccezione della scena contemporanea. Marco Cavalcoli è il decrittatore, la voce multi-identitaria, il potenziale doppio che unisce i Poli, i Bowie”.
Dopo lo spettacolo (ore 22.20) inaugura l’installazione sonora con video-proiezioni dal titolo “EUTOPIE #1”. L’opera è stata creata appositamente per “Terrestri d’estate” dalla compagnia italo-francese DOYOUDaDA – composta da Giulio Boato, Juliette Fabre e Lorenzo Danesin - e costituisce il primo studio del nuovo progetto di ricerca della giovane formazione con base a Venezia e Bordeaux. Un lavoro nato dall’indagine condotta dalla compagnia tra gli adolescenti di Vicenza attraverso un laboratorio in cui le ragazze e i ragazzi, a partire dai loro sogni e dalle loro speranze, hanno raccontato come immaginano il loro futuro e quello del mondo che li accoglierà da adulti. Un’azione che si inserisce nel nuovo progetto di residenze artistiche ideato da La Piccionaia per il sostegno alla creatività delle giovani generazioni: Giulio Boato e Juliette Fabre hanno infatti abitato dal 1° al 5 luglio scorsi il Teatro Astra, conducendo il workshop intensivo con i 13 ragazzi coinvolti attraverso una open call promossa da La Piccionaia in collaborazione con il Liceo Artistico Boscardin – nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro ideato da La Piccionaia con l’Istituto vicentino – e Informagiovani Vicenza.
“Come sarà il mondo tra 30 anni? Come sarà la tua vita? Lo abbiamo chiesto agli adolescenti di oggi – spiega Giulio Boato, che è già stato ospite del Teatro Astra l’estate scorsa con la proiezione del docu-film “Theatron” e durante la stagione invernale con lo spettacolo di DOYOUDaDA “Selfie/Stick” -. Ognuno di loro ha un potere immaginativo fondato sulla propria cultura e identità, che noi vogliamo far emergere e utilizzare come materia per una performance teatrale. Vogliamo portare in scena delle visioni di futuro per capire meglio il nostro presente. E soprattutto, per incitare all’azione. Le finzioni che costruiamo, e alle quali crediamo, modificano l’esistente, le nostre azioni, la nostra vita. Dobbiamo quindi fare uno sforzo d’immaginazione, e provare a scrivere di tutti i futuri possibili. Perché solo raccontandoceli, li renderemo reali”.
A seguire, dopofestival con Nuovo Bar Astra e la Play List a cura di Marco Cavalcoli. Durante tutta la serata, ancora visitabile l’installazione teatrale per uno spettatore alla volta “DREAMING BEAUTY”di Madalena Reversa.
“Terrestri d’Estate 2019” è un festival di teatro urbano per dieci giorni di spettacolo e un programma in 7 sezioni – teatro, musica, famiglie, silent play, installazioni, residenze, mostre – dedicato alla diffusione dell’arte in tutte le sue forme. E ancora workshop, itinerari e incontri, il tutto accompagnato dal bar estivo di Nuovo Bar Astra.
Il programma dettagliato è scaricabile dal sito www.teatroastra.it
Informazioni, prenotazioni e prevendite: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725