Festa della Candelora a Romano d'Ezzelino
Da giovedì 26 gennaio a domenica 5 febbraio si terrà la tradizionale "Festa della Candelora" a Romano d'Ezzelino nei pressi della parrocchia in piazzale Chiesa con la storica processione della Madonna della Candelora per le vie del paese insieme al corpo bandistico locale, numerose funzioni religiose, intrattenimenti musicali, spettacoli, mostre e degustazioni nello stand gastronomico oltre ad un mercatino storico con la rievocazione delle bancarelle della Candelora. Il programma si aprirà giovedì 26 con una mostra fotografica, organizzata dalla parrocchia e da "Ezzelino Fotoclub" con il patrocinio del comune. Ci saranno prima una serie di proiezioni in sala teatro e poi nell’ex fornace Panizzo, l’inaugurazione di “Parliamo con le immagini”, che raccoglie i lavori fatti per “Tanti per tutti”, una iniziativa nazionale organizzata dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, per documentare l’attività del volontariato in Italia e “Immagini di Romano”, un pannello composto da 16 immagini “di atmosfera”, che rappresentano Romano d’Ezzelino. A questa si aggiunge anche la rassegna “Non dimentichiamo Castelluccio”: scatti fotografici dedicati a Castelluccio di Norcia, considerato il paradiso dei fotografi per i suoi paesaggi e distrutto dal recente terremoto: l’acquisto delle foto andrà a sostenere le popolazioni terremotate. Venerdì 27 gennaio alle 21 si esibiranno "I Giudici", un gruppo musicale di sette elementi con una voce narrante, che porterà in scena parole e musica di Fabrizio De André. Sabato 28 gennaio è in progrmma il "Fantasy Dance Show", coreografie in musica con gruppi di ginnastica artistica, danza, majorettes e zumba del territorio locale. Domenica 29 nella Santa Messa delle 10 verranno ricordati gli anniversari significativi di matrimonio. Al termine della funzione ci sarà la processione storica, animata dal Complesso Bandistico di Romano d’Ezzelino con i ragazzi diciottenni, che porteranno sulle spalle l'immagine della "Madonna della Candelora". Sempre domenica sarà anche una giornata dedicata alle famiglie: alle ore 12 il pranzo comunitario, dalle 14 rievocazione storica delle vecchie bancarelle della Candelora, a seguire un concorso di maschere di carnevale e alle ore 15 “assalto alla cuccagna” dei nati nel 1999; alle 17 spettacolo teatrale per bambini “Aggiungi un posto a tavola” con la compagnia I figli delle stelle di Ospedaletto (Trento); alle 21 uno spettacolo di cabaret. Il programma religioso prevede la celebrazione dell'eucaristia anche giovedì 2 febbraio alle 8.30 e alle 15.30. La festa è un momento per ricordarsi e stare vicino agli sfortunati terremotati del Centro Italia. Domenica 5 febbraio alle 19.30 è stata programmata la "Cena di Solidarietà" presso la tensostruttura riscaldata in piazzale della chiesa. Dopo le feste natalizie alcuni gruppi di volontariato di Romano d'Ezzelino sono stati a Campi di Norcia, dove grazie al lavoro volontario gli abitanti hanno realizzato una struttura ricettiva antisismica in classe quattro, la classe più alta a livello antisismico per gli edifici pubblici, dotata di una cucina professionale e di riscaldamento autonomo. In questa struttura dimorano per la notte circa 50 persone e il personale volontario della Pro Loco prepara una media di 200 pasti al giorno. La parrocchia romanese ha invitato anche una rappresentanza della cittadina di Norcia (PG) alla sagra per questo evento solidale. Per tutta la durata della manifestazione saranno aperte la pesca di beneficenza, organizzata dalla scuola dell'infanzia Sant'Antonio, una mostra d'arte e tempo libero e l'esposizione delle pagine della Difesa del Popolo di cento anni fa sulla prima guerra mondiale. Ingresso libero. L'evento è organizzato dall'Associazione "Noi Con Voi", che gestisce il centro parrocchiale di Romano d'Ezzelino.
STORIA E ORIGINI DELLA FESTA DELLA CANDELORA: IL 2 febbraio la Chiesa cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù (Lc 2,22-39), popolarmente chiamata Festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù. Anticamente questa festa veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l'Epifania), e la prima testimonianza al riguardo ci è data da Egeria nel suo "Itinerarium Egeriae" (cap. 26). La denominazione di "Candelora" è data popolarmente alla festa deriva dalla somiglianza del rito del Lucernare, di cui parla Egeria: "Si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima" (Itinerarium 24, 4), con le antiche fiaccolate rituali, che si facevano nei Lupercali (antichissima festività romana che si celebrava proprio a metà febbraio). Ma la somiglianza più significativa tra le due festività si ha nell'idea della purificazione, relativa all'usanza ebraica e a quella romana dei "Lupercali" (tratto da "Wikipedia").
PROVERBIO DELLA CANDELORA: "Per la Santa Candelora se nevica o se piova dell'inverno semo fora, ma se l'è sole o solicello
siamo sempre a mezzo inverno": è un antico proverbio popolare riguardante le stagioni e riferito al rituale della Candelora, introdotto dal patriarca di Roma Gelasio intorno all'anno 474 d.C., in sostituzione della cerimonia pagana dei Lupercali, dalla quale ha assunto qualche ispirazione procedurale.