Occhi vaghi e leggiadri: concerto musica barocca
Questo concerto è il frutto di ricerca sulle fonti originali: trattati, musiche, stampe, manoscritti e cronache dell’epoca e verrà proposto domenica alle 18 nella chiesa di San Giorgio dall'Ensemble Dolci Accenti-
"Abbiamo approfondito il repertorio di un periodo forse tra i più ricchi, vari e floridi della musica italiana: quello che va dalla fine del Cinquecento al primo Seicento. La nostra attenzione è stata rivolta alla musica vocale e le sue potenzialità espressive, e a quella strumentale che andava emancipandosi come genere autonomo.
Molti i compositori che lavorano in un momento storico così ricco di fermenti artistici, i quali riscoprono la forza espressiva del canto monodico ispirato alla presunta usanza degli attori classici di “recitar cantando”.
Ed è proprio il peso e l’importanza che si dà alla forma del “recitar cantando”, alla valorizzazione del testo poetico attraverso la gestualità, che porta lentamente, nella coeva opera lirica, benché agli inizi e in via di sperimentazione continua, a guadagnarsi immensi favori e consensi in tutta Italia.
Il nostro percorso esecutivo vuole rispecchiare nella forma l’idea stessa dell’opera alternando arie vocali a brani strumentali di autori famosi come G. Kapsperger, D. Ortiz, G. Frescobaldi, che hanno valorizzato strumenti come la tiorba, la chitarra barocca, la viola da gamba, il clavicembalo e non ultima la voce.
I testi ripercorrono i diversi aspetti dell’amore attraverso le allegorie tipiche del tempo.
E allora la bocca è la porta del riso fatta di rose che custodiscono grandi tesori che difficilmente si schiuderanno per baciare l’amato. Gli occhi sono lumi che lanciano lampi di luce e le lacrime sono paragonate a fontane e fiumi. Questo è il canto dell’amore e della bellezza inafferrabile della propria amata, la cui dura sorte fa cadere il nostro amante in sventura. Proprio Orfeo canta e prega i Numi infernali affinché, da vedovo amante, possa riportare la sua cara consorte dagli Inferi. Amori che partono via, lontano e che fanno morire la speranza. Con la lontananza vedono avvicinarsi la morte come unica soluzione di sollievo, dopo una distruzione come neve al sole.
Ed ecco che ai madrigali sono intercalati, nella stessa struggente atmosfera, brani strumentali che ne ricalcano gli affetti appena narrati, e così per le altre allegorie, con altri autori che descrivono musicalmente diversi stati d’animo nei quali ognuno potrà riconoscersi."
Daniele Cernuto e Calogero Sportato
OCCHI VAGHI E LEGGIADRI
Insalata musicale di ostinati, danze, fantasie et altro
DIEGO ORTIZ (1510-1570) Recercada ottava sobre la Folia
ALESSANDRO OROLOGIO (ca.1555-1633) Cor mio, non mi lasciar
ANONIMO Spagnoletta
GIROLAMO KAPSPERGER (1575-1650) Aurilla mia
GASPAR SANZ (1640-1710) Jacaras
DIEGO ORTIZ (1510-1570) Recercada quarta sobre la Folia
GIULIO CACCINI (1550-1618) Al fonte al prato
GIROLAMO KAPSPERGER (1575-1650) Capona
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643) Rosa del ciel
GIROLAMO KAPSPERGER (1575-1650) Toccata IX
ANTONIO BRUNELLI (ca.1575-ca.1627) Numi infernali
SIGISMONDO D’INDIA (1582-1629) Piangono al pianger mio
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643) Interrotte speranze
GIROLAMO KAPSPERGER (1575-1650) Arpeggiata
CESARE NEGRI (ca.1536-ca.1605) Passo e mezzo Antico
ALESSANDRO OROLOGIO (ca.1555-1633) Occhi vaghi e leggiadri
FABRIZIO CAROSO (1530-1600) Passo e mezzo
DIEGO ORTIZ (1510-1570) Recercada primera
GIROLAMO KAPSPERGER (1575-1650) Passacaglia
ANDREA FALCONIERO (1585-1656) La Monarca
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643) Se l’Aura spira
GASPAR SANZ (1640-1710) Matachin, Rujero e Paradetas
FRANCESCO PATAVINO (1478-1556) Un Cavalier di Spagna
ANONIMO Dirindindin
BARTOLOMEO SPIGHI (1590-1660) O piaggia felice
GASPAR SANZ (1640-1710) Canarios
FILIPPO AZZAIOLO (1530-1569) E me levai d’una bella mattina
ANDREA FALCONIERO (1585-1656) Brando dicho el melo
ADRIANO WILLAERT (1490-1562) Vecchie letrose
Occhi vaghi e leggiadri tour
domenica dalle ore 18:00 alle 21:00
Vicenza Chiesa di San Giorgio
Organizzato da Ensemble "Dolci Accenti"
Foto da Facebook