"Non colpevole": Giornata della memoria - Il dramma del genocidio armeno
È il 3 giugno 1921. La prima Guerra Mondiale è finita da qualche anno con la sconfitta della Germania e dell’Impero Ottomano suo alleato. Dinanzi alla Corte d’Assise del Terzo Tribunale Regionale di Berlino si celebra un processo per omicidio che avrebbe avuto importanti ripercussioni sul piano dei rapporti tra le Nazioni appena uscite dal conflitto. La vittima è Talaat Pascià, ex Ministro ottomano degli Interni, già condannato a morte dalla Corte Marziale Speciale post-bellica e fuggito in Germania dopo la fine della guerra. L’omicidio è stato commesso da uno studente armeno riparato in Germania, come tanti altri scampati all’eccidio, in quella che gli storici definiscono diaspora armena. L’omicida è stato arrestato subito dopo aver commesso il delitto ed è reo confesso, ma il processo, apparentemente semplice, assume via via caratteri non prevedibili.