"Il Vangelo secondo Giotto" a Bassano del Grappa
Venerdì 18 novembre alle 20.30 presso l'Auditorium dell'Istituto Vescovile Graziani a Bassano del Grappa in via Cà Rezzonico 6 ci sarà la presentazione della mostra itinerante "Il Vangelo secondo Giotto", che verrà inaugurata sabato 19 novembre alle 17.30 nel Salone della Villa Forcadura, sede dell'Istituto Vescovile Graziani. Alle 20 ci sarà il concerto del coro "Bassano Blues Spiritual Band". L'esposizione è una fedele riproduzione fotografica, in scala da 1 a 4, delle pareti della Cappella degli Scrovegni, che Giotto affrescò oltre sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni. La mostra, curata dal professor Roberto Filippetti prodotta da "Itaca", società editrice e di promozione culturale, è organizzata dall’Istituto Vescovile Graziani nel 750° anniversario della nascita di Giotto, con il patrocinio del Comune di Bassano del Grappa (Assessorato alla Promozione del Territorio e della Cultura) e della Fondazione Banca Popolare di Marostica. Gli oltre 80 allestimenti in dodici anni, con più di 250 mila visitatori, confermano la validità di questa mostra didattica come strumento di educazione alla bellezza, che nasce dalla fede, con una destinazione a un largo pubblico di giovani e adulti, a partire dai bambini delle scuole materne. L'esposizione rimarrà aperta fino a domenica 4 dicembre. Orari di visita: da lunedì a venerdì 9-17; sabato e domenica 9-13; 15-19. Le visite guidate per scolaresche e gruppi sono prenotabili telefonando al numero telefonico 349.1255355 oppure via e-mail a: giottoalgraziani@gmail.com. Ingresso libero. Per ulteriori informazioni: www.itacaeventi.it/scrovegni.
La cappella degli Scrovegni di Padova è unanimemente riconosciuta come l'espressione più alta dell'arte medievale. Il ciclo pittorico mette a tema il destino dell’uomo attraverso il racconto dei fatti salienti della storia della salvezza, che inizia con la scena della Cacciata di Gioacchino dal tempio e si snoda lungo le pareti in 38 scene armoniosamente distribuite su tre registri sovrapposti, che raffigurano episodi della vita di Maria e di Gesù, la sua Passione e Risurrezione. Completano le pareti, nello zoccolo inferiore, le allegorie monocromatiche dei Vizi e delle Virtù, le due strade che decidono del destino eterno dell'uomo, rappresentato dal Giudizio universale dipinto nella controfacciata. Definito “la Divina Commedia di Giotto”, questo capolavoro dimostra come Giotto, assieme a Dante, sia all’apice di una cultura in cui ogni particolare partecipa di un ordine che tutto abbraccia.