"Il Gioiello di Vicenza" a Palazzo Chiericati fino a fine febbraio
Fino a domenica 26 febbraio si potrà ammirare il "Gioiello di Vicenza" nella Sala dei Lunettoni presso Palazzo Chiericati nell'Ala Novecentesca rinnovata recentemente. L'esposizione è stata prolungata grazie al prestito concesso dal Museo Diocesano nello scorso ottobre per una proficua collaborazione. Il Gioiello, realizzato dall'argentiere Carlo Rossi su progetto dell'architetto Romano Concato, è la ricostruzione dell’antico e perduto manufatto in argento "ex voto", che raffigura il centro storico cittadino: venne costruito nel 1578 e distrutto dai francesi nel 1797. Sarà esposto nella sala con i grandi dipinti di Bassano, Carpioni e Maffei, che raccontano il periodo d’oro della città tra ’500 e ’600, sotto il dominio della Serenissima. Nella sala è esposto anche il San Vincenzo di Maffei, giunto al museo dalla sala giunta di Palazzo Trissino, che regge in mano proprio il “Gioiello di Vicenza”, preziosa raffigurazione della città. Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 9-17. Prezzi: 7 euro intero - 5 euro ridotto - 2 euro per le scuole.
STORIA DEL GIOIELLO DI VICENZA. Il Gioiello di Vicenza era un antico modello in placche d'argento su supporto di legno, che raffigurava il capoluogo berico e che fu completato nel 1578. La sua attribuzione lo rimanda alla maestria della bottega orafa dei Capobianco, così come riscontrato anche da un documento scoperto nell'archivio del Santuario della Madonna di Monte Berico nel 2012. Non è accertato che via sia per progetto la mano dell'architetto Andrea Palladio. Furono i cittadini ad offrirlo come ex voto alla Madonna di Monte Berico per scongiurare la "Peste di San Carlo", diffusasi due anni prima nel Ducato di Milano e che aveva portato casi nelle città occidentali della Repubblica di Venezia, sino a Verona. Tra il XVII e il XVIII secolo vennero realizzati sei dipinti ad olio raffiguranti l'allora unico patrono della città San Vincenzo tenere tra le mani il Gioiello. Sotto il governo napoleonico, le truppe francesi fecero razzia dei beni culturali in Italia e nel 1797 distrussero il modellino, che si bruciò nel tentativo di fusione, in quanto i transalpini credevano fosse completamente d'argento, mentre era realizzato su una base di legno solo con un semplice rivestimento d'argento.
IL NUOVO GIOIELLO DI VICENZA. Il nuovo Gioiello di Vicenza, realizzato tra il 2012 e il 2013, ha l'aspetto di un grande vassoio tondeggiante del diametro di 58 centimetri ed è costituito da più di 300 modellini di edifici, 61 dei quali rappresentano palazzi di rilievo storico come la Basilica Palladiana, il Duomo, la Torre Bissara, le decine di chiese; al centro di Piazza dei Signori è stato inserito, a sorpresa, un modellino in oro della Rua. L'opera è stata progettata, proporzionando i modelli con la sezione aurea e studiando le dimensioni edilizie dell'epoca per consentire la ricostruzione tridimensionale del modello il più verosimile all'originale. Nel 2015, il Gioiello è stato esposto a Milano, ad Expo 2015. All'interno della manifestazione internazionale, l'argentiere Carlo Rossi è stato premiato con il Confartigianato Design Award 2015 per la realizzazione dell'opera su progetto dell'architetto Romano Concato.