"Dipingere per Capire la Propria Verità" di Andrea Marchesini a Montecchio Maggiore
Dal 4 marzo al 14 aprile la Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore in via Bivio San Vitale ospiterà la mostra pittorica "Dipingere per Capire la Propria Verità" di Andrea Marchesini con il coordinamento dall’ufficio cultura comunale a cura di Giuliano Menato. "L'esposizione è un esempio del variegato mondo della creatività contemporanea: un mondo visionario fatto di parole scritte con il colore, che attende di essere interpretato" - commenta il sindaco di Montecchio Maggiore Milena Cecchetto. "Il giovane pittore veneto Marchesini ha raggiunto un’invidiabile maturità nel dare forma compiuta al suo estro creativo. Le sue scelte formali, sfuggendo a generiche classificazioni, rispondono ad un’assoluta libertà inventiva. Definizioni come pittura informale per alludere ad immagini fatte di segni, gesti e materia, che esprimono solo se stesse, contano poco per lui. Investe le sue figurazioni fantastiche di una luce tutta sua, antinaturalistica, che le spoglia d’ogni scontata evidenza. Un impianto spaziale di stampo illusionistico come il suo, che esige una gestualità molto libera, nuove paste cromatiche e materiche, non comporta la rinuncia al procedimento di formulazione pittorica della sensazione emotiva. A Marchesini non interessa dipingere la società, e nemmeno dipingere l’arte. Vuole dipingere come atto di riscatto e di liberazione da ogni valore politico, estetico e morale. Non intende cambiare il mondo ma decidere che il suo quadro sia un mondo" - le parole del curatore Giuliano Menato. Un evento speciale è in programma venerdì 24 marzo alle 20.30 con l’incontro dell’artista, l’intervento poetico di Edoardo Gallo e il concerto di Giuseppe Dal Bianco ai flauti etnici e duduk armeno e Giuseppe Laudanna alla tastiera e percussioni. Orari di apertura: sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Per informazioni: Ufficio Cultura 0444.705737 - manifestazioni@comune.montecchio-maggiore.vi.it.
BIOGRAFIA DI ANDREA MARCHESINI (da www.gigarte.com): nasce a Verona nel dicembre del ’73, si firma con lo pseudonimo di Hyde ed è figlio d’arte. Ha conseguito la maturità scientifica frequentando nel frattempo studi d’artisti. Nel ’92 dopo un viaggio ad Amsterdam si interessa ai dipinti di Van Gogh e alla sua pennellata materica e rivoluzionaria. Si iscrive alla facoltà di legge di Ferrara per poi abbandonarla definitivamente per l’arte. Vive per sei anni a Londra frequentando musei e mostre d’arte e in particolare la Tate Gallery affascinato dalla modernità dell’opera di Turner che con la sua pittura di pura luce lo riporterà a una sua vecchia passione “la luce e il colore dei Veneziani”. Passa altri due anni a Dublino visitando luoghi incontaminati con segni di culture che saranno la base per le sue serie pittoriche: “Tracce” e “Città del Silenzio”; apparizioni miste a grumi, crepe, crateri, impronte, stratificazioni che scavalcano giorni, anni, secoli, millenni, atmosfere di un mondo pluriculturale e multietnico, luoghi e simboli che fanno parte del cammino dell’uomo, dove però l’uomo è bandito e, la natura si riappropria di tutto ciò che l’aveva mortificata, costruendo nuova vita. A Barcellona viene a contatto con l’opera di Mirò e con il suo mondo coloristico, che fa esplodere i suoi quadri. A Roma vive e lavora dal 2003 al 2006, oggi opera a Barbarano Vicentino nello studio in via De Gasperi angolo via Roma, passando da una fase astratto informale barocca “Dinamismo Cosmico” ad un'altra decisamente più astratta con una dinamica del colore in costante evoluzione “Connessioni”.