"Acciaiolegnoterra": collettiva artistica alla Galleria ArTù di Vicenza
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Fino a domenica 28 maggio, alla Galleria ArTù-Artisti Uniti di Vicenza in contra’ Piancoli 14, dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30, si potrà visitare la collettiva artistica "Acciaiolegnoterra" di Pierantonio Bevilacqua, Rodolfo Pasquinelli e Franco Tonello. L'evento è a cura di Ar.tù- Artisti Uniti e dell’assessorato alla partecipazione. Informazioni: www.artistiuniti.com - info@artiastiuniti.com.
PIERANTONO BEVILACQUA. E' un pittore giunto ad una sua maturità artistica attraverso varie esperienze arrivando ad esprimersi in un contesto materico con segni e grafie. Nel mondo dell'astrazione sperimenta varie tecniche pittoriche, introducendo nei suoi lavori materiali poveri come terre, pigmenti e sabbie, legati al territorio e all'ambiente vicini alla natura, ma attenta al pensiero e all'azione dell'uomo. Le opere esposte rappresentano, nel percorso dell'artista, l'esperienza della ceramica con la tecnica raku. Una sorta di continuità ideale con i temi trattati in pittura che portano segni, calchi e calligrafie reinventate, esaltando la materia su cui sono impressi con l'aiuto di smalti e con l'azione dominante ed imprevedibile del fuoco. Sono mattonelle aggregate e incorniciate, pannelli come tele e piccole sculture.
RODOLFO PASQUINACCIO. In arte Pasquinaccio, (Ancona 1948- Treviso 2008, cresciuto tra Treviso e Venezia, dove trova la prima ispirazione e il volo della fantasia nella magica Venezia. Lo pseudonimo Pasquinaccio è frutto dalla tradizione della sua terra d'origine, dove si usa trasformare con uno “spregiativo ironico” il nome o il cognome di quelle persone considerate un po' fuori comune. Pittore con un lessico estetico e umanistico di grande pregnanza descrittiva si dedica col tempo alla scultura creando opere in legno frutto di una tecnica personale e originalissima. La realizzazione di forme, dapprima giocose ed eleganti, come i cavalieri ironici l'Altissimo, il Potentissimo, il Fortissimo, poi sempre più dinamiche e ardite, alla ricerca di un equilibrio tra forma, volume e linee che si curvano, rigirano su se stesse fino a dare vita alle figure. Nascono così i Veloci, i Giocosi, i Quasi Volo, le sue Donne e quelle Sirene da tanto sognate che sembrano portare in superficie l'essenza dell'uomo e dell'artista. Proficua e duratura è stata la collaborazione con Cleto Munari.
FRANCO TONELLO. Vive e lavora a Vicenza. Da sempre appassionato di pittura, è passato all'astratto approdando all'attuale fase di elaborazione con l'utilizzo di elementi ferrosi e reperti della Grande Guerra. Sono composizioni raffinate che fruttano e mettono in risalto i toni naturali della materia esposta ai rigori dell'azione atmosferica, tavole che accolgono con sensibilità artistica elementi di una casualità vissuta.