"Il Santuario e l'Abbazia: Viaggio nella Devozione e nell'Arte" a Lonigo
Sabato 6 maggio alle 10 la Pro Loco Lonigo organizza l'escursione "Il Santuario e l’Abbazia: Viaggio nella Devozione e nell'Arte" con la visita guidata del Santuario della Madonna dei Miracoli a Lonigo. La storia racconta del Miracolo della Vergine Maria di Lonigo, che nel 1486 fece sgorgare sangue dalla sua immagine, colpita con un coltello per mancanza di fede da un malvivente, rifugiatosi nella chiesa per spartirsi il bottino con il suo compare dopo aver ucciso il terzo complice. A testimonianza della devozione sviluppatasi nei confronti della Madonna dei Miracoli di Lonigo rimangono oggi un migliaio di offerte votive donate in cinque secoli e provenienti da tutta Italia. Gli ex voto sono conservati parte nella chiesa, parte nel museo annesso al santuario: dai più classici cuori d’argento, ai ricami, ai 100 stendardi ricamati e offerti dalle madri del territorio per il ritorno dei figli dalla Grande Guerra, e ancora gioielli, lampade votive, sculture, ex voto oggettuali, oltre 200 ex voto anatomici in lamina. Contatti: Pro Loco Lonigo - Piazza Garibaldi,1 - Lonigo - 0444.830948.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLI: è un vero e proprio gioiello architettonico del Rinascimento vicentino e può considerarsi il monumento, che più ha influenzato non solo la vicenda artistica e devozionale ma anche quella sociale, economica e culturale del territorio. Dell’antica Chiesa di San Pietro in Lamentese non si conoscono esattamente le origini. Sembra che tra il X e XI secolo i monaci benedettini vi avessero costruito un monastero che dipendeva dall’Abbazia di Santa Maria in Organo di Verona. Dopo l’episodio del Miracolo nel 1486, giunsero gli Olivetani, i benedettini bianchi riformatori provenienti da questa Abbazia, che costruirono sulle rovine un grande monastero, ampliandolo fino ad avere di fatto ben 3 chiese: una votiva con l’immagine taumaturgica, una che funge da vestibolo e una piu? ampia e decorata per le grandi celebrazioni. Nella cappella votiva e? conservato l’affresco del Miracolo inquadrato in un’edicola di marmo rosso del periodo di Alvise Lamberti. All’epoca successiva appartiene invece la grata su cui poggia il triregno papale in ricordo dell’Incoronazione della Sacra immagine avvenuta, sembra, nel 1618. Il resto della decorazione e? del periodo barocco. La visita prosegue con le Cappelle di Santa Scolastica e S. Francesca Romana. La navata centrale come l’abside ospitano affreschi, pale e gruppi scultorei di pregio. Il fianco meridionale è impreziosito da un portale in pietra scolpita attribuito ad Alvise Lamberti da Montagnana. A seguito della soppressione dell’ordine degli Olivetani, la Chiesa divenne residenza privata per ritornare nel 1826, su insistenza dei fedeli, un centro devozionale mariano e nel 1955 venne eretta a Parrocchia. Grazie ad alcuni privilegi papali, celebra la festa annuale nella quarta domenica dopo Pasqua.
MUSEO EX VOTO: contiene in particolare la raccolta di 360 dipinti votivi. Per la maggior parte sono tavolette dipinte che narrano i miracoli e le grazie concesse dalla Vergine di Lonigo. La raccolta leonicena, che va dalla fine del XV alla fine del XIX secolo, è la più interessante del genere, non solo per la qualità e la quantità delle tavolette, ma per la presenza di almeno una decina di rari esempi di fine Quattrocento che solo pochi santuari in Italia possono vantare.
(nella foto in alto l'interno del Santuario della Madonna dei Miracoli a Lonigo)