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Il programma dell'Adunata Intersezionale degli Alpini a Vicenza

Nel prossimo weekend si terrà nel centro storico di Vicenza l'Adunata Intersezionale degli Alpini con l'inaugurazione di 3 mostre sulla Grande Guerra, una conferenza, l'alzabandiera con l'onore ai caduti, la sfilata della Fanfara storica, uno spettacolo di cori alpini e l'ammassamento delle penne nere con il successivo corteo per le vie vicentine fino all'ammainabandiera finale

Da venerdì 22 a domenica 24 aprile Vicenza sarà pacificamente invasa da migliaia di penne nere per l'Adunata Intersezionale degli Alpini, che coinvolge le sezioni di Vicenza, Asiago, Bassano del Grappa, Marostica e Valdagno.


L'evento è la prima di cinque adunate intersezionali, che si concluderanno nel 2020 ad Asiago in ricordo della Grande Guerra, ma anche come occasione di promozione del territorio vicentino. Per organizzare gli aspetti logistici di mobilità per l'iniziativa, che mobiliterà dai 6 ai 7 mila alpini, in queste settimane ha lavorato alacremente una "task force", che per il Comune di Vicenza è stata guidata dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana, Antonio Dalla Pozza. Il programma previsto per la tre giorni è fitto di appuntamenti importanti e celebrativi.


Venerdì 22 aprile la manifestazione partirà con l'inaugurazione di 3 mostre: alle 17 nella chiesa di San Nicola, in stradella San Nicola, “Come foglie sparse al vento – Primavera 1916, il dramma delle popolazioni dell'Altipiano che fuggono dalla guerra”; alle 17.20 a Palazzo Monte di Pietà, in contra' del Monte, “Iconografia della Guerra 15-18 nel Vicentino” e, alle 17.40 in Loggia del Capitaniato, in piazza dei Signori, “Per non dimenticare: 24 maggio 1915 – Monte Verena – inizia la carneficina”. Alle 18 nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino si terrà la conferenza “Terra di confine, campi di battaglia. Testimonianze e approfondimenti sulla Grande Guerra nel fronte vicentino", a cura dell'Accademico olimpico Mauro Passarin. Seguirà l'apertura dello stand gastronomico allestito in Campo Marzo per restare aperto nei tre giorni delle celebrazioni fino alle 15 di domenica 24 aprile.

Sabato 23 aprile si aprirà con l’alzabandiera e l’onore ai caduti alle 9.30 in piazza dei Signori. Le celebrazioni proseguiranno alle 11 nel piazzale della Vittoria di Monte Berico con la deposizione della corona di alloro al monumento delle 8 Aquile e il via ai lavori di riqualificazione della balaustra del piazzale. Nel pomeriggio sono in programma alle 17.15 la messa nel tempio di San Lorenzo, alle 18.15 la sfilata della Fanfara storica degli alpini lungo corso Fogazzaro e corso Palladio con concerto finale in piazza dei Signori e alle 21 uno spettacolo di cori alpini nella chiesa di Santa Corona.

Il clou dei festeggiamenti sarà però la sfilata di domenica 24 aprile. L'ammassamento si terrà dalle 8.30 in via Legione Antonini e nelle vie limitrofe. La sfilata prenderà il via alle 9.30 da corso Santi Felice e Fortunato, a partire dall’incrocio con via Legione Antonini, per snodarsi lungo viale Milano, piazzale della Stazione, viale Roma (dove sarà allestita la tribuna delle autorità), piazzale De Gasperi, corso Santi Felice e Fortunato e piazzale Giusti. Da piazzale De Gasperi circa 200 alpini, rappresentanti dei gruppi delle cinque sezioni provinciali, proseguirà invece insieme agli amministratori con la sfilata della bandiera di Vicenza, dei gonfaloni degli altri Comuni e dei gagliardetti alpini lungo corso Palladio, per raggiungere piazza dei Signori, dove ci sarà il saluto finale delle autorità e la consegna di un riconoscimento della città al discendente del generale Guglielmo Pecori Giraldi, comandante della Prima armata che nel 2016 salvò Vicenza. Al termine della cerimonia con l'ammainabandiera, è previsto il “rancio” per tutti allo stand enogastronomico allestito per la tre giorni a Campo Marzo.

L’amministrazione comunale ha invitato le circa 600 famiglie, che abitano nella zona dell’ammassamento e lungo il percorso della sfilata ad esporre le bandiere tricolori, distribuite in questi giorni dagli alpini casa per casa. A questo proposito il Comune ricorda che la distribuzione dei tricolori è gratuita e che gli incaricati della consegna, identificabili dal cappello alpino e da un tesserino personale, non chiederanno di entrare nelle case, ma daranno le bandiere sull’uscio.

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