"Il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura". Francesca Rizzo Mella, storica dell'arte, racconta Tintoretto.
Una coinvolgente conferenza/spettacolo, curata dalla storica dell'arte Francesca Rizzo Mella, ci porterà all'interno dei capolavori di Tintoretto con la lente del ricercatore. L'appuntamento vuole fornire gli strumenti adeguati per visitare la grande mostra di Venezia, allestita in occasione dei 500 anni dalla nascita dell'artista, in autonomia e con piacere.
La mostra veneziana presso le Gallerie dell'Accademia presenta il giovane Tintoretto: la sessantina di opere riunite ripercorrono il primo decennio di attività di Tintoretto, dal debutto come artista indipendente nel 1538 alla realizzazione del Miracolo dello schiavo per la Scuola Grande di San Marco, prima commissione pubblica datata 1548. A Palazzo Ducale il racconto prosegue illustrando la maturità dell'artista. Lo sguardo è assorbito da una bellezza ammaliante, che rimbalza fra soggetti di stampo religioso ? la coinvolgente Presentazione di Cristo al Tempio e Sant’Agostino risana gli sciancati - e figure profane ? l’ipnotica Susanna preda degli sguardi dei vecchioni e l’intimità della scena con Venere, Vulcano e Cupido. Tintoretto è un profondo conoscitore del buio e dell’intensità del nero. Nella tela Tarquinio e Lucrezia, le figure concitate si stagliano su un fondo cupo da cui spicca la collana strappata di Lucrezia, da cui piove una cascata di perle simili a gocce di pioggia. Anche i ritratti assumono una valenza fondamentale nel percorso creativo di Tintoretto. Non mancano una riflessione sull’importanza del disegno nell’economia progettuale dell’artista e un piccolo, ma azzeccato, focus sulla tendenza di Tintoretto al riuso di idee, tele e disegni, trattati con grande parsimonia. Questa mostra intende offrire una lettura per quanto possibile completa del fenomeno Tintoretto nel suo e anche nel nostro tempo.
L'evento è realizzato dal Comitato per le attività culturali della Biblioteca e dell’Ass.ne culturale Piero De Pellegrini, grazie al sostegno della Biblioteca Pittarini, dell'Amministrazione Comunale e dell'Assessorato alla cultura.