"Il Gusto del Colore": l'arte del mangiare attraverso le opere del veronese
Il gusto del colore a cura di Francesca Rizzo, storica dell'arte
Le famosissime cene del Veronese ci incantano da cinquecento anni. Paolo Caliari, detto il Veronese, esprimeva, nella sua pittura, il “serenissimo” gusto rinascimentale per il fasto mondano e la gioia di vivere.
Scriveva Ruskin: «Dappertutto nel resto d’Italia la religione era diventata un fatto astratto, essa era teoricamente opposta alla vita temporale; quindi i pittori fiorentini ed umbri generalmente separano i loro santi dagli uomini viventi» a Venezia invece «tutto questo fu rovesciato così sfacciatamente, e con una tale apparente irriverenza da scandalizzare uno spettatore abituato alle cerimonie e alle cosiddette scuole sacre. Le madonne non sono più sedute e isolate sul trono, i santi non respirano più l’aria celeste. Essi sono sulla terra reale – anzi, sono qui con noi nelle nostre case. Ogni sorta d’affare mondano viene trattato alla loro presenza, e senza paura; i nostri cari amici e onorati conoscenti, con tutti i loro difetti mortali, e la loro carne mortale, li guardano faccia a faccia, tranquilli: anzi, i nostri più cari bambini giocano con i loro cani prediletti ai piedi di Cristo».
La serata è promossa dal Cif-Centro Italiano Femminile con il Patrocinio Città di Chiampo in occasione dei 150 anni della presenza Francescana a Chiampo.
La serata s'inserisce nella proposta del MiBACT-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il quale ha proclamato il 2018 Anno nazionale del cibo italiano, puntando sulla valorizzazione dell'intreccio tra cibo, arte e paesaggio che è uno degli elementi distintivi dell’identità italiana.