"I Pow: Prigionieri di Guerra Alleati in Italia" a Thiene
TUTTI GLI EVENTI PER IL GIORNO DEL RICORDO A VICENZA E PROVINCIA
In occasione del "Giorno del Ricordo", venerdì 10 febbraio alle 18 presso la Sala Riunioni di Palazzo Cornaggia di Thiene in via Corradini si terrà l'incontro "I Pow: Prigionieri di Guerra Alleati in Italia" con il relatore professor Ferdinando Offelli nell'ambito della rassegna culturale "Le Porte della Memoria 2017" (vedi programma). Prima dell’8 settembre 1943 le sconfitte militari italiane in Africa, in Unione Sovietica e in Sicilia avevano prodotto un elevato numero di prigionieri. Nell’estate del 1942, circa 70.000 italiani, fra cui 5.000 ufficiali e qualche migliaia di civili erano classificati come reclusi politici. Gli italiani detenuti nei campi inglesi, pur vivendo situazioni migliori di quelli internati in Germania, erano considerati solo come manodopera a basso costo. Denominati con l’appellativo dispregiativo di “Wops”, derivante dall’anagramma di "Pow" (“Prisoner Of War" ovvero "prigionieri di guerra”) e dalla trasposizione inglese del termine “guappo”. Sono stati circa 30 mila i Pow alleati, che sono stati salvati dagli Italiani. La loro vicenda è stata ricostruita in una ricerca storica "PoW, prigionieri di guerra alleati in Italia" (2016) di Ferdinando Offelli e distribuita dall’Anpi della zona di Thiene. In realtà si tratterebbe di 80 mila prigionieri di guerra che, dopo la resa incondizionata dell’8 settembre 1943, che gli storici chiamano "Armistizio", si trovarono senza più guardie a custodirli nei campi di prigionia in Italia. Di essi, per un tragico errore dovuto a divergenze politiche tra Winston Churchill e il generale Montgomery, ben 50 mila furono presi dai tedeschi e portati nei lager. Ingresso libero.