Finisterre: tutti gli appuntamenti della stagione teatrale di Valdagno
Quando
Dal 06/12/2019
al 23/05/2020
Orari Vari
Prezzo
Prezzo non disponibile
Altre informazioni
Finisterre è un progetto di disseminazione del teatro nel territorio. Ogni anno si arricchisce di nuove collaborazioni, proponendo un programma in cui campeggiano attori e compagnie pluripremiati e ben accreditati nel panorama del teatro contemporaneo. Anno dopo anno Finisterre si è configurato con un crescendo di scelte artistiche sempre più adattate al territorio di riferimento, come accadrà quest'anno ad esempio per gli spettacoli di Fanny&Alexander e Marco Baliani.
- Venerdì 6 dicembre ore 21.00 - Cinema Teatro Super
Marco Baliani - UNA NOTTE SBAGLIATA
BIGLIETTI
Intero euro 10,00, Ridotto under 25 euro 5,00.
Diritto di prevendita euro 1,50
Di e con Marco Baliani
regia Maria Maglietta
scene, luci, video Lucio Diana
paesaggi sonori Mirto Baliani
costumi Stefania Cempini
disegni Marco Baliani
“In questo spettacolo porto in scena il corpo di un essere umano già fragile, corpo che in quella notte che, poi, solo dopo chiameremo sbagliata, diventa un capro espiatorio su cui accanirsi. Entrare e uscire dalle teste e dai corpi dei protagonisti notturni della vicenda, compreso un cane, è stata la mia gimkana attoriale, obbligandomi a continui cambi percettivi e linguistici, dentro una rete di rimandi sonori e visivi.
Già nel precedente spettacolo, Trincea, avevo sperimentato una condizione attoriale simile. Qui la ricerca è proseguita, specie nella costruzione del linguaggio, fino a uscire dal contesto narrativo centrale e aprire il flusso delle parole ad altri scenari, in un “arazzo psichico” che sposta di continuo il focus della vicenda, costringendo lo spettatore non solo a viverla emotivamente ma a farsene carico anche ragionandoci sopra.
Non è la cronaca di uno dei tanti episodi di accanimento contro la diversità, di cui sempre più spesso siamo testimoni, non è dunque un teatro “civile”, piuttosto un mettere il dito dentro le pieghe nascoste della psiche, delle pulsioni, delle indicibilità, fino a usare la mia stessa memoria biografica come parte dell’evento di cui si parla. Mi sembra di vivere in un tempo in cui la sacralità del vivente, la sua inviolabilità biologica si è incrinata e compromessa. Forse quando da cittadini siamo diventati consumatori qualcosa di quella inviolabilità si è dissolta. I corpi sono diventati merce, e devono rispondere agli stessi requisiti di efficienza e di splendore delle altre merci, altrimenti entrano nella categoria dei perdenti, degli scarti.
Corpi “stranieri”, da cui guardarsi, che con la loro sola presenza incrinano la falsa luminosità del quotidiano, corpi da cacciare via, da odiare, di cui si può dunque abusare.
Questa deriva mi spaventa molto, mi inquieta, e il teatro è l’unico modo che conosco per condividere questa mia inquietudine con la comunità degli spettatori e sentirmi così meno solo e meno impaurito” (Marco Baliani) - 18 gennaio ore 21.00 - Ex Galoppatoio
LE RAGAZZE
BIGLIETTI
Intero euro 10,00, Ridotto under 25 euro 5,00.
Diritto di prevendita euro 1,50.
Di Claudia Rossi Valli | Natiscalzi DT
Danza e collaborazione Chiara Di Guardo, Valeria Grasso, Laura Lorenzi, Ludovica Messina
Canzoni e musica originale Puccio Castrogiovanni
Canto e musica Benedetta Carasi, Sara Castrogiovanni, Valeria Grasso, Alessandra Pirrone | Jacarànda-Piccola Orchestra Giovanile dell'Enta
Produzione Scenario Pubblico Catania
Co-produzione Natiscalzi DT
Le Ragazze ha debuttato a FIC fest_ Focolaio d’Infezione Creativa 2018 con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura”
Le Ragazze è un progetto di danza, teatro, musica e canto, ideato da Claudia Rossi Valli, che nasce dal desiderio di esplorare i mondi personali e le danze universali delle interpreti.
“Le quattro interpreti sono giovani (e giovanissime) artiste, danzatrici professioniste o che si affacciano ora alla professione. Le ho incontrate durante il mio percorso di insegnamento. Sono state un'epifania. Ognuna di loro forse riflette un pezzetto di me, ognuna dà speranza al mondo, ognuna è portavoce di femminilità e di forza femminile.”
Il lavoro si sviluppa con le interpreti, attraverso la generosità di ognuna di loro, attraverso ciò che ognuna ha voglia di mettere in gioco di sé.
"Chiedo alle interpreti di collaborare alla nascita e allo sviluppo creativo del progetto, ponendo loro domande, spunti riflessivi da cui plasmare materiale per la scena. Di cosa chiacchieriamo? Di amore, morte, sesso; ambizioni, dolori, madri, padri e fratelli."
Il movimento ed il disegno coreografico si muovono a partire dalla ricerca di un nucleo magmatico, di un respiro collettivo, unione di intenti e tragitti nel moto spaziale. La messa in scena sarà un diario collettivo, un racconto a più voci, ogni capitolo – un nuovo tuffo, un'altra stagione, in cui sincerità ed invenzione si intrecciano con freschezza e profondità.
- 1 febbraio Aula Magna ITI “Marzotto” - Biblioteca Civica Villa Valle - Sala Consiliare
Fanny&Alexander
SE QUESTO È LEVI – Maratona in ricordo di Primo Levi a cent'anni dalla nascita
Biglietto per tre spettacoli euro 12,00
Biglietto singolo spettacolo euro 5,00
Attenzione! I posti sono limitati.
Regia Luigi De Angelis
Drammaturgia Chiara Lagani
Con Andrea Argentieri
Produzione E/Fanny & Alexander
- Aula magna scuola Se questo è un uomo
- Biblioteca Civica Villa Valle Il sistema periodico
- Sala Consiliare I sommersi e i salvati
A partire dai documenti audio e video delle teche Rai e di Youtube, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i discorsi in prima persona. È un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione.
Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, sperimentata da Fanny & Alexander negli ultimi dieci anni, si cerca di comporre un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza?
“Se questo è Levi” è un ritratto d’attore. È il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore.
- 15 febbraio ore 21.00 - Teatro Super
Anagoor SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO. COME LE FOGLIE
BIGLIETTI
Intero euro 10,00, Ridotto under 25 euro 5,00.
Diritto di prevendita euro 1,50.
dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati
con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieff, Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello/Viviana Callegari/Eliza Oanca
Maschere Silvia Bragagnolo e Simone Derai
Costumi Serena Bussolaro e Simone Derai
Musiche e sound design Mauro Martinuz
Video di Simone Derai e Giulio Favotto
Con Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade), Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese, Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto
Riprese aeree Tommy ilai e Camilla Marcon
Concept ed editing Simone Derai e Giulio Favotto
Direzione della fotografia e post produzione Giulio Favotto / Otium
La scuola, l’educazione e il loro rapporto con la stretta attualità, tra la filosofia antica e gli echi di cronache violente che hanno avuto come palcoscenico le scuole.
Con Socrate il sopravvissuto, la compagnia Anagoor entra in una classe come tante. Partendo da alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto, l’opera assume il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani, essendo incaricato della loro educazione.
Tra le ore che precedono la morte del filosofo così raccontate da Platone, e l’ora in cui lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità, lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, si consuma tutta la battaglia che chiama in causa il pensiero occidentale, dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici.
La trama del romanzo «Il sopravvissuto» di Antonio Scurati è un pugno nello stomaco per chi fa l’insegnante nella scuola di oggi. Come scenario, il liceo scientifico Sarpi di Casalegno, un paese immaginario dell’interland lombardo, un po’ campagna e un po’ periferia, con discoteche e centri commerciali enormi quanto anonimi. Il protagonista è il quarantenne professore di storia e filosofia Andrea Marescalchi che, la mattina degli orali dell’esame di stato, resta l’unico superstite della strage compiuta contro l’intera commissione, sette insegnanti, dall’alunno Vitaliano Caccia, latitante dopo gli omicidi.
Questo è solo l’incipit dell’inquietante romanzo Il sopravissuto, in cui si alternano registri linguistici differenti per dare voce a diversi personaggi: magistrati, poliziotti, psichiatri, avvocati, intervistatori televisivi, ispettori ministeriali, presidi, che comunque restano confinati nella “Babele” dello sfondo. L’unico interlocutore del dialogo muto con il suo alunno prediletto resta il professore. Dove ha sbagliato? Quali sono gli errori dell’impostazione del rapporto con gli alunni? È possibile un dialogo? È davvero utile il lavoro degli insegnanti o sono destinati metaforicamente a scomparire, tale sembra essere il desiderio di sterminio che l’alunno Caccia sembra voler interpretare? Non ci sono risposte, ma il professore, nel finale di un romanzo intenso e direi drammatico in tutte le sue pagine, sembra lasciarci uno spiraglio di speranza ancora aperto.
Tutte le riflessioni proposte dal protagonista, i suoi dubbi, la sua infelicità, sono davvero lo specchio delle contraddizioni nelle quali si dibattono gli insegnanti più sensibili della scuola italiana. Il fatto, poi, che questo libro preceda nel tempo gli episodi di quotidiano bullismo, a cui la recente cronaca scolastica ci ha abituato, ci mostra le caratteristiche quasi profetiche di Scurati, capace di raccontarci un mondo in profonda e lacerante difficoltà identitaria.
- 13 marzo ore 21.00 - Chiesa Parrocchiale di Ponte dei Nori
Controcanto SETTANTA VOLTE SETTE
Ingresso gratuito
Drammaturgia originale Controcanto Collettivo
Ideazione e regia Clara Sancricca
Con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca
Voce fuori campo Giorgio Stefanori
Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.
Lo spettacolo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Nella sua gloriosa storia questo concetto sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica – attualmente vincente – della vendetta. Un tempo ritenuto il punto di arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell’opinione comune, come il rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi, in una società che riconosce e accorda alla vendetta il primato nella risoluzione dei torti e dei conflitti. Chi perdona sembra sminuire il torto, giustificare l’offesa, mancare di rispetto alla vittima, farsi complice del colpevole.
Eppure il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove; protesta contro l’assunto che al male vada restituito il male. Ci ricorda che dentro la ferita, dentro la memoria del male subito e al di là di ogni convenienza, esiste la possibilità di un incontro. E che questa possibilità non ci sfida dall’alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana.
- 4 aprile ore 21.00 - Autovisper
La Piccionaia - UN ALTRO SGUARDO
BIGLIETTI
Intero euro 10,00, Ridotto under 25 euro 5,00.
Diritto di prevendita euro 1,50.
di Carlo Presotto
con Carlo Presotto e Paola Rossi
Lo sguardo di un'altra persona è una terra straniera, in cui non riesco ad avventurarmi senza timore.Guardare e riguardare, guardarsi e riguardarsi, prendersi cura, darsi tempo, interrogarsi. Riflettersi negli occhi di un altro per riflettere su di sè, sui propri desideri e le proprie paure.
Gli spettatori indossano delle radioguide. una voce dal vivo racconta, interroga, accompagna.Ognuno è libero di scegliere la prospettiva e la distanza migliore. Camminare, sedersi a terra, osservare, coinvolgersi. Un gioco, un tempo inutile, accompagnato da parole di filosofi, artisti ed antropologi. Un piccolo viaggio nella sconfinata terra della relazione possibile.
Lo spettacolo nasce dal progetto "Il volto dell'Altro" realizzata per Caritas International in collaborazione con l'associazione Non dalla Guerra in occasione della Giornata mondiale della gioventù 2019 a Panama. Carlo Presotto accompagna con il suo racconto dal vivo gli spettatori nella performance progettata in collaborazione tra diverse redazioni di giovani di diversi paesi (Egitto, Lussemburgo, Inghilterra, Libano, El Salvador, Stati Uniti, Brasile, Italia).
- 23 maggio ore 21.00 – Selleria Equipe
Pantakin - I TRE MAGGIORDOMI E UN BEBE’
BIGLIETTI
Intero euro 10,00, Ridotto under 25 euro 5,00.
Diritto di prevendita euro 1,50.
di e con Carla Marazzato, Manuele Candiago, Emanuele Pasqualini
si ringraziano: Domenico Lanutti, Francesca Airaudo, Giorgia Penzo
una produzione Pantakin Circoteatro
con il sostegno di Città Teatro di Riccione
Oltre vent’anni fa la compagnia Pantakin ha intrapreso il proprio cammino artistico a partire dall’esplorazione della Commedia dell’Arte e del mondo della maschere fino alle contaminazioni con il mondo del circo teatro. Con questa nuova produzione dal titolo I MAGGIORDOMI la compagnia si confronta con altri due linguaggi della scena: la danza e il mondo della magia.
Abbiamo provato a cercare nella magia oltre al suo lato di meraviglia, quello più teatrale, che và aldilà della semplice esibizione tecnica, l’aspetto più legato alla commedia, alla creazione di personaggi e ugualmente abbiamo cercato di fare con il movimento. Abbiamo provato a raccontarvi una storia o meglio tre storie che si intrecciano e che si confrontano avendo come comune denominatore una professione molto particolare come quella de I MAGGIORDOMI ed uno stile interpretativo legato al clown moderno.
Provate ad immaginare una sorta di OPEN DAY di una Scuola Internazionale di Maggiordomi alla quale partecipano un ex domatore di circo, una cameriera che sogna di diventare una “vedette” ed un ex galeotto dalle mani fatate.... Riusciranno i nostri personaggi a rimanere impeccabili e granitici o il loro passato e i loro desideri torneranno a “tormentarli”? Non vi resta che venire a scoprirlo!
PREVENDITE
- Libreria Liberalibro Via Marconi 6 Valdagno – tel. 0445 402293
- Ufficio Teatro Astra Contrà Barche 55 Vicenza – tel. 0444 323725
- On-line su circuito www.vivaticket.it
PER INFORMAZIONI
Ufficio eventi e cultura Valdagno
Tel. 0445 428223