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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Festival No Dal Molin: fino all'11 settembre al Park Farini

E' stata una fanfara a inaugurare la quinta edizione della kermesse. Spazio anche per le proteste: il 5 settembre alla Gendarmeria Europea, il 10 contro il "Giro di Padania"

Concerti ogni sera, dodici dibattiti tematici, il focus sul tema dei "Beni comuni" che comprende la difesa dei servizi pubblici per l'acqua, il territorio, la democrazia. Si inaugura venerdì 26 agosto il Festival No Dal Molin - per i beni comuni, ospitato al Park Farini a San Lazzaro, accanto alla caserma dei Vigili del Fuoco. Sarà una fanfara, come da tradizione, a inaugurare la grande festa: partirà dal Teatro Comunale e percorrerà le strade del quartiere fino ad arrivare al luogo del Festival. E quest'anno sarà un coreografico tendone da circo bianco e rosso ad ospitare i dibattiti.

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"Questo è il quinto festival ed è il più significativo - dice Marco Palma - Nasce da un percorso fatto negli ultimi due mesi con sindacati come la Fiom Cgil e associazioni come Emergency, Comitati di difesa della salute e del territorio dell'Alto Vicentino, gruppi No Pedemontana e No Valdastico Sud, animalisti e Equistiamo". Tanti i dibattiti sui temi legati a lavoro, ambiente, rifiuti, guerra, clima: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sarà a un dibattito sul tema del riciclo dei rifiuti (il 6 settembre alle 21.00); Gianni Rinaldini e Luca Casarini discuteranno di "lavoro bene comune" (il 7 settembre alle 18.30); le "donne resistenti" di Vicenza, L'Aquila, Chiaiano e Val Susa si confronteranno sabato 3 settembre alle 18.30; Devi Sacchetto, Paola Carmignola, Nicola Grigion e Olol Jackson parlano del tema "L'Italia ripudia la guerra?" e diritto di fuga, (mercoledì 31 agosto alle 18.30). E poi ancora domenica 28 agosto, dalle 18.30, si discuterà di "Consumo di territorio" con il sindaco di Cassinetta di Lugagnano (Milano) Domenico Finiguerra.

Tante le occasioni musicali e teatrali - contenute nel programma completo che si può leggere qui - ma non mancheranno le proteste e i sit in nei giorni del Festival. "Lunedì 5 settembre, unico giorno di riposo per i centinaia di volontari, faremo un sit in di protesta di fronte alla caserma Chinotto, sede della Gendarmeria Europea" spiega Marco Palma. Ci sarà una delegazione di No Tav della Val di Susa, e i manifestanti contesteranno la repressione in corso da mesi nella valle, lotta che ha sempre avuto la solidarietà dei No Dal Molin. Sabato 10 settembre sarà invece la volta della contestazione al "Giro di Padania", a Montecchio Maggiore: "La Padania non esiste, nostra patria è il mondo intero, è questo lo slogan che abbiamo scelto - racconta Olol Jackson - Invitiamo tutti i cittadini a seguirci per contestare la Lega Nord che è responsabile della crisi attuale e della gestione disastrosa con la manovra finanziaria che mette in ginocchio il paese. Un partito che fa parte di un governo disastroso e qui al nord continua a sbandierare il vuoto slogan 'padroni a casa nostra'".

Fra gli spettacoli segnaliamo gli Assalti Frontali (27 agosto), Don Gallo e Moni Ovadia (30 agosto), Modena City Ramblers (3 settembre, ingresso 7 euro), Punkreas (7 settembre, ingresso 5 euro) e Ascanio Celestini (10 settembre, ingresso 5 euro). Infine, sarà un evento a sorpresa a chiudere il Festival, domenica 11 settembre.
 

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