“Fellini 100”: film, documentari, mostra al Cinema Odeon
La storica sala cinematografica vicentina, attiva dal 1907, si prepara a festeggiare l’anniversario di una delle icone del cinema italiano nel mondo “Fellini 100”: il Cinema Odeon celebra il grande regista con cinque film cult, due documentari, una conferenza con proiezione e una speciale mostra fotografica.
Questo il ricco programma di Fellini 100, rassegna proposta dal Cinema Odeon nel centenario della nascita di Federico Fellini, maestro tra i più celebri e celebrati della storia del cinema italiano e mondiale: un cartellone che si svilupperà tra lunedì 20 gennaio - proprio il giorno in cui Fellini nacque a Rimini - e martedì 31 marzo, offrendo un’avvincente panoramica sulla sua opera tanto a chi lo ha sempre amato, quanto a chi abbia il desiderio di entrare per la prima volta nel suo mondo poetico e visionario.
Curata da Odeon L@b, la rassegna avrà come fulcro la retrospettiva (di scena il lunedì) articolata in cinque titoli di culto della produzione felliniana, distribuiti dalla Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto Il Cinema Ritrovato.
20 gennaio - Lo sceicco bianco
Lo sceicco bianco del 1952, del quale Fellini firmò regia e sceneggiatura. Un film che contiene già, in nuce, tutto lo straordinario universo al quale il cineasta riminese diede vita: una Roma magica, vista attraverso gli occhi di una coppia di provinciali in viaggio di nozze; uno sceicco da fotoromanzo, interpretato da Alberto Sordi; e il mondo degli ultimi, quello di Cabiria, la prostituta dall’animo gentile affidata a Giulietta Masina.
27 gennaio - I vitelloni
I vitelloni del 1953, suo primo successo e trampolino di lancio per lo stesso Sordi. Ne sono protagonisti alcuni trentenni di una piccola città di mare, irrisolti e indolenti. Fellini li coglie nell’atmosfera sospesa della località balneare fuori stagione, in un inverno speso fra giornate al bar e facili avventure, in bilico tra la spensieratezza di un’adolescenza che si vorrebbe non finisse mai e l’età adulta, con i suoi pesi e le sue responsabilità.
17 febbraio - La dolce vita
La dolce vita, del 1960, altro capolavoro che racconta, attraverso le lenti speciali di Fellini, la società e i costumi dell’Italia di quell’epoca di cambiamento, insieme vivace e inquieta. Diviso in episodi, il film rivela una Roma mondana, illuminata dai flash dei paparazzi, nella quale si muove il giornalista Marcello: quel Mastroianni che, da questo film, inizierà la sua straordinaria collaborazione con Fellini. Tra i momenti più celebri della pellicola, naturalmente, la scena con Anita Ekberg nella fontana di Trevi.
24 febbraio - 8½
8½. Fellini ritrova Mastroianni e gli affida la parte, indiscutibilmente autobiografica, di Guido Anselmi, regista alle prese con una crisi creativa e personale. Nella speranza di trovare la pace necessaria a preparare il suo nuovo film, l’uomo si ritira alle terme, ma nello stesso luogo approdano le persone dalle quali cercava di allontanarsi, ritira alle terme, ma nello stesso luogo approdano le persone dalle quali cercava di allontanarsi, comprese la moglie e l’amante. Travolto dagli eventi e dall’angoscia, l’uomo sarà sul punto di distruggere la propria carriera, ma un’illuminazione lo porterà a dare una nuova dimensione alla sua arte.
16 marzo - Amarcord
Amarcord, del 1973. Lo scenario è quello disegnato vent’anni prima ne I vitelloni, ma ora dipinto con i colori morbidi
del ricordo e della nostalgia. Una piccola città di mare negli anni Trenta, nel pieno di un fascismo insieme violento e grottesco, si anima così di una galleria di personaggi tratteggiati da Fellini con ironia mista a tenerezza, a formare un affresco tanto vibrante di colori quanto velato, quasi avvolto dalla nebbia di un tempo ormai lontano.
I cinque film saranno programmati all’Odeon il lunedì in doppia replica, alle 18 e alle 20.30, con la sola eccezione de La dolce vita, proposta alle 18 e alle 21.
Conferenza
Nell’attigua Sala Lampertico venerdì 31 gennaio alle 18.30 Denis Lotti, docente dell’Università di Padova, terrà una conferenza dal titolo La cineteca di Trimalcione. Da Fellini a Petronio e ritorno. Al termine sarà proiettato Toby Dammit, episodio firmato da Fellini con il quale si conclude il film del 1968 Tre passi nel delirio, condiviso con Louis Malle e Roger Vadim
e dedicato al mondo di Edgar Allan Poe. L’appuntamento con Lotti sarà anche l’occasione per il vernissage, alle 18, della speciale mostra Fellini, 1954, Vicenza in programma dall’1 febbraio al 31 marzo:
La mostra Fellini 1954, Vicenza
All’Odeon saranno esposti documenti inediti e fotografie della visita a Vicenza di Federico Fellini e Giulietta Masina per la presentazione de La strada, avvenuta dal 18 al 20 novembre 1954 su invito del Circolo del Cinema Il Mondo Nuovo, nato nel 1950 all’interno della Casa di Cultura Popolare. Un tuffo per immagini in una Vicenza d’altri tempi, incuriosita e affascinata dalla celebre coppia.
I documentari
Il 7 febbraio toccherà a Che strano chiamarsi Federico di Ettore Scola, l’ultimo film diretto dal regista nel 2013 e scritto con le figlie Paola e Silvia: un omaggio dedicato soprattutto agli inizi dell’attività artistica di Fellini a Roma, come vignettista del Marc’Aurelio prima e come sceneggiatore poi, e basato sui ricordi personali di Scola.
Il 14 febbraio, invece, proiezione in anteprima e in prima visione di Fellini fine mai di Eugenio Cappuccio, pellicola del 2019 nella quale l’amico riminese di gioventù, poi divenuto suo
collaboratore, racconta Fellini fondendo la propria conoscenza privata del regista ad un ricco repertorio di filmati televisivi d’archivio e di testimonianze; uno spazio particolare, nell’opera,
hanno i due film non portati a compimento: Viaggio a Tulum e Il viaggio di G. Mastorna.
Alternandosi ai film, saranno proposti per due venerdì consecutivi, sempre in Sala Lampertico con inizio alle 20.30.
Biglietti: per la rassegna retrospettiva Fellini 100, interi 6,50 euro e ridotti 5,50; per i due
documentari in Sala Lampertico, interi 5,50 euro e ridotti 4,50; per la conferenza con
proiezione, ingresso gratuito.