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Cultura

Vicenza, spazio all'arte: escalation di eventi in Basilica e palazzo Chiericati

Un calendario fittissimo di esposizioni, ricco di ben una decina di appuntamenti, è quello che segnerà il prossimo anno e mezzo. Un focus particolare sarà dedicato ai grandi temi dell'architettura e delle trasformazioni urbane

Il programma è stato presentato sabato nel salone della Basilica Palladiana dal vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci, e dal referente scientifico di Palazzo Chiericati, Giovanni Carlo Federico Villa.

La nuova programmazione vede come protagonisti assoluti la Basilica palladiana e Palazzo Chiericati, chiamati fin dalla primavera ad ospitare il ritorno di progetti già rodati con successo, come Flow, Arte contemporanea italiana e cinese in dialogo, e Illustri, con le collaterali Saranno Illustri e Illustrissimo, che hanno come curatori artistici protagonisti vicentini, e a celebrare figure straordinarie di ieri e di oggi, capaci di inventare originali letture del territorio - come l'incisore Cristoforo Dall'Acqua, - o di imporsi internazionalmente nell'olimpo dei grandi designer, come Cleto Munari che torna protagonista nella sua città con una mostra personale.

Un focus particolare del ricco calendario sarà dedicato inoltre ai grandi temi dell'architettura e delle trasformazioni urbane, una scelta non casuale nella città di Palladio, patrimonio mondiale dell'umanità. Ed ecco il ritorno alla dimensione anche espositiva del Premio Dedalo Minosse, e il nuovo progetto del Centro di Cultura Fotografica e Unione Collector, con la mostra Fuoricentro che documenta il lavoro fatto sulle aree produttive vicentine.

Nella primavera del 2018, infine, è annunciato il ritorno, molto atteso dopo oltre un decennio, del modello di mostre di architettura in Basilica Palladiana che hanno segnato una pagina particolarmente felice della storia recente del monumento: un grande architetto internazionale racconterà infatti il proprio straordinario lavoro, dando vita a un originale allestimento appositamente pensato per il salone superiore.

"Come è molto evidente – è il commento del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci - nel programma che presentiamo oggi c'è un vuoto: a partire da ottobre, infatti, per alcuni mesi contiamo di portare in Basilica una grande mostra di vasto respiro e di primaria attrattività per il pubblico nazionale e internazionale. E, accanto a questa, un parallelo progetto a palazzo Chiericati che dialoghi con la grande mostra dal punto di vista di un museo civico e della sua funzione educativa".

"Abbiamo scelto di presentare prima tutto il resto del programma per consentire alla città di valutarne, e spero apprezzarne, la varietà e l'articolazione. - spiega Bulgarini d'Elci - Con Giovanni Villa e con i numerosi partner dei singoli progetti abbiamo costruito un calendario ricco non solo di appuntamenti ma soprattutto di qualità, di bellezza, di inventiva, che se da un lato testimonia la vitalità della riflessione e dell'elaborazione culturale vicentina dall'altra rappresenta una scommessa verso la conquista e il coinvolgimento di nuovi frequentatori".

"Il ventaglio delle mostre, così diversificate, - sottolinea - punta infatti a catturare l'interesse di pubblici molto diversi. E l'enfasi sull'architettura non è casuale: Vicenza, città di Palladio, patrimonio mondiale dell'umanità per il modello di urbanesimo costruito nei secoli, vuole tornare ad essere una delle capitali mondiali della riflessione degli architetti e sull'architettura".

Aggiunge il referente scientifico di Palazzo Chiericati, Giovanni Carlo Federico Villa: "Tutelare, conservare e divulgare. Sono le tre parole chiave di un museo. Quanto si sta operando, come Musei Civici, è perfettamente inscritto in un perimetro virtuoso che sta restituendo a Palazzo Chiericati il ruolo che, storicamente, gli è sempre appartenuto. Porta sulla città e porta della città".

"Se alcune eccezionali esposizioni internazionali stanno riposizionando Vicenza e le sue collezioni a livello mondiale - basti citare Memling a New York e il Rinascimento veneto a Tokyo, oltre ad altre che annunceremo - il quotidiano lavoro di didattica e dialogo con le scuole e i cittadini consente di restituire l'orgoglio e il senso di appartenenza di una comunità intorno alla sua grande Storia. Insistendo sulle origini dell'eccellenza berica e il suo apporto alle arti e alle culture. L'insieme di mostre immaginate desidera saldare sempre più questo legame, consentendo ai vicentini di riappropriarsi della propria memoria e ai visitatori di comprendere appieno l'eccezionalità assoluta di una città unica al Mondo, non solo per i suoi meravigliosi edifici monumentali ma anche e soprattutto per quanto essi conservano a memoria ed emozione dell'oggi e del futuro".

Nel dettaglio, la stagione espositiva primaverile di Palazzo Chiericati inizierà con un omaggio alla Vicenza del Settecento. La mostra “Vicenza in scena. Visioni e realtà di Cristoforo Dall’Acqua”, sarà allestita da metà marzo a fine luglio nelle sale di destra al pianterreno di Palazzo Chiericati, e sarà realizzata in collaborazione con la Biblioteca Bertoliana. L’esposizione indagherà sull’innovativa raffigurazione della città che ebbe inizio nel XVIII secolo proprio grazie alle incisioni di Cristoforo Dall’Acqua, realizzate con l’ausilio degli strumenti più innovativi dell’epoca e attraverso l’esperienza cartografica dello zio Giandomenico.

Dal 18 marzo all’11 giugno, nelle sale del Chiericati Underground si terrà invece la mostra “Mondocleto. Il design di Cleto Munari”, omaggio alle creazioni del designer vicentino che in 40 anni di attività ha portato il suo marchio e il nome della città in tutto il mondo. In uno scenografico allestimento, 100 opere di Cleto Munari racconteranno la sua storia, la sua passione per la bellezza nelle forme dell’arredo, del gioiello, della moda.

In Basilica palladiana dal 25 marzo al 7 maggio tornerà con la seconda edizione la mostra “Flow, arte contemporanea italiana e cinese in dialogo”, a cura di Maria Yvonne Pugliese e Peng Feng, un’occasione dove l'arte contemporanea si fa strumento di comprensione e interrogazione reciproca fra due culture. Grazie all’interazione tra arte e filosofia si raccoglie un panorama di visioni del nostro mondo che non vuole dare delle risposte ma offrire considerazioni sulle maggiori tematiche contemporanee, rendere evidenti differenze e somiglianze tra le due culture e favorire l'apertura verso nuove forme di pensiero.

Sempre in Basilica palladiana, dopo il successo delle prime due edizioni, dal 27 maggio al 25 giugno tornerà Illustri Festival. Nel salone superiore saranno allestite le mostre Illustri, con il meglio di 11 illustratori italiani, e Saranno Illustri dedicata agli artisti emergenti, oltre a una terza esposizione che sarà presto annunciata, mentre le Gallerie d'Italia di Palazzo Leoni Montanari ospiteranno Illustrissimo, la personale di un artista internazionale.

Al Chiericati Underground, dal 23 giugno al 16 luglio, seguirà la mostra organizzata da Assoarchitetti per lo storico Premio Internazionale Dedalo Minosse, dedicato alla committenza. Le opere selezionate dalla giuria saranno oggetto di una mostra multimediale, raccontata attraverso disegni, foto, plastici, video. Si tratta di una rassegna sulla committenza internazionale che raccoglierà oltre 70 opere realizzate negli ultimi 5 anni.

Dal 25 luglio al 24 settembre gli stessi spazi del Chiericati Underground ospiteranno la mostra “Fuoricentro”, un'esposizione organizzata dal Centro di Cultura Fotografica e da Unione Collector. La mostra parte da uno studio sull’area urbana industriale di Vicenza, realizzato tramite una residenza artistica che ha visto protagonisti fotografi di rilevanza internazionale come Andrea e Magda, Rocco Rorandelli e Lavinia Parlamenti.

Nella primavera del 2018, infine, con la collaborazione di Abaco Architettura in Basilica palladiana sarà allestita un'esposizione monografica dedicata ad un grande architetto internazionale che, secondo una formula molto apprezzata in passato, sarà anche il curatore dell'allestimento appositamente pensato per il grande salone superiore.

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