Poetry Vicenza: "Corde Migranti" di Sylvie Genovese allo Spazio Der Ruf
In occasione del festival di poesia contemporanea e musica "Vicenza Poetry 2017", venerdì 31 marzo alle 21 si terrà il concerto "Corde Migranti" della chitarrista e cantautrice Sylvie Genovese allo Spazio Der Ruf di Vicenza in contrà Porta Padova. La performance di musica e poesia si baserà su brani originali di Brassens, Leon Gieco e Atahualpa Yupanqui. L'immagine metaforica dell'album "Corde Migranti" è quello di un cammino con la chitarra lungo strade diverse e posti lontani all'interno delle numerose vite dell'artista, allo stesso tempo argentina, francese e italiana, suonando, cantando e raccontando le sue esperienze multiculturali. Questo disco raccoglie tutto il vissuto dell'artista insieme alle sue origini italiane, evocate dalla storia della nonna Maria Antonia Testa, partita dai Monti Aurunci tra Latina e Frosinone per la Francia, fino ad arrivare alla sua città natia Lyon, ricordata attraverso Louise Labé poetessa del Cinquecento.
"Ritengo che siamo tutti migranti, la nostra identità si nutre d’altrove insospettati; tante sono le nostre appartenenze, quelle del cuore, del passaporto, del paese dove viviamo, delle nostre origini e altre indecifrabili" (Sylvie Genovese).
SYLVIE GENOVESE: francese di nascita a Lione, ma italiana di origini, è una chitarrista e cantautrice dal ricco background musicale, speso attraverso gli studi in conservatorio, le ricerche sul campo al fianco di Giovanna Marini, e la sua attività artistica e didattica. Ha pubblicato nel 2016 il nuovo album “Corde Migranti”, che compendia la sua vita con le tante esperienze musicali della carriera. In Francia ha studiato presso il Conservatorio conseguendo il diploma di solfeggio, armonia, contrappunto e chitarra. Dopo essersi laureata in musicologia all’Università di Lyon, ha proseguito gli studi a Parigi, dove nel 1979 si è diplomata in chitarra nella classe del Maestro Aberto Ponce. Nel 1981 è partita per la Bolivia per studiare e approfondire le musiche e i ritmi sudamericani. Attratta dal lavoro svolto da Giovanna Marini, si è trasferita a Roma nel 1985, e presso la Scuola Popolare di Musica del Testaccio ha completato la sua formazione seguendo, tra il 1985 e 1988, con i corsi di storia del jazz, arrangiamento, improvvisazione, composizione, musica elettronica e canto.