Processo a Zonin, troppe parti civili: forse si farà in Fiera
Più di 3000 denunce, una schiera di avvocati e le associazioni che si sono costituite. L'udienza preliminare ai vertici della BpVi si preannuncia già storica e dovrebbe avvenire prima di Natale. E si pensa a una sede più capiente del tribunale di Vicenza
Dopo la richiesta di rinvio a giudizio per Gianni Zonin e per gli ex vertici della defunta Banca Popolare di Vicenza, c'è una grande attesa per l'udienza preliminare che dovrebbe svolgersi prima della fine dell'anno se non prima di Natale 2017.
Al processo sono centinaia le parti civili già costituite contro l'ex presidente, con richieste di risarcimenti danni milionarie. È di pochi giorni fa la notizia che il famoso chef Bastianich ha vinto la causa contro la Popolare di Vicenza che ora dovrà risarcirlo di 300mila euro nonostante sia in liquidazione.
"Ci siamo costituiti parte civile come associazione nel processo contro Zonin e i vertici della Banca e come singoli azionisti contro la Consob", fa sapere Luigi Ugone, presidente dell'associazione "Noi che credevamo nella BpVi."
Il processo, prima ancora di iniziare si sta già configurando come storico. Uno dei problemi che dovrà affrontare la magistratura sarà appunto quello del sovraffolamento dell'aula, vista la schiera di avvocati e di parti civili costitutesei (solo le denuncie sono più di 3000 anche se per una parte di esse si è raggiunto un accordo). Per questo, tra le ipotesi in ballo c'è la possibilità di spostare l'udienza in Fiera a Vicenza oppure al Teatro Comunale.
