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Vendemmia 2012, un'annata carica di aromi con la siccità

Le uve bianche già raccolte lasceranno sui vini una timbratura carica di aromi che ricordano la frutta tropicale matura mentre i rossi, agevolati dalle pioggie, saranno più morbidi con più tannini che alcool

Bianchi aromatici e rossi più morbidi. La vendemmia 2012, visto l'andamento climatico di un'estate che ha portato alte temperature e poche piogge (mancano all'appello 255 mm di acqua da ottobre 2011 ad agosto 2012) lascerà un segno del tutto particolare nei vini. Il dato è emerso oggi nel corso di un incontro promosso da Veneto Agricoltura per fare il punto sulla vendemmia appena iniziata. Produzione ridotta di un terzo

Le uve bianche già raccolte, che hanno sofferto pesantemente lo stress idrico e termico estivo, lasceranno sui vini - è stato detto - una timbratura carica di aromi che ricordano la frutta tropicale matura. Le uve nere invece, ancora da vendemmiare e avvantaggiate dalle piogge di questi ultimi giorni, godranno di un timbro orientato alla morbidezza con più tannini che alcol. Complessivamente si registra quest'anno una minore gradazione zuccherina e una diminuzione di acidità.

"Il vigneto veneto rappresenta una vera e propria miniera d'oro a cielo aperto - ha detto Paolo Pizzolato, amministratore unico di Veneto Agricoltura -; un tesoro di ben 75.400 ettari che nel 2011 ha prodotto 1,13 milioni di tonnellate di uva pari a 8,68 milioni di ettolitri di vino di qualità, di cui il 41,8% a Denominazione di origine e il 41,1% a Indicazione geografica". L'export, sempre nel 2011, è stato di 1,33 miliardi di euro - ha aggiunto -, posizionando la nostra Regione al primo posto in Italia con circa il 30% del valore complessivo delle esportazioni.
 

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