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Economia

Ugl e Usb: «preoccupazione per i lavoratori Svt» colpiti dal virus

Le due sigle sindacali chiedono chiarimenti all'azienda, anche in tema di precauzioni adottate, dopo che la notizia del contagio di un paio di dipendenti è finita sui media: molti i dossier sul tavolo ma la società sulle questioni specifiche non risponde

I sindacati sono preoccupati per il contagio da Covid-19 che ha colpito due dipendenti di Svt, la società posseduta dal Comune e dalla Provincia di Vicenza che gestisce il trasporto pubblico del capoluogo e di quello del territorio berico. E questa preoccupazione è stata messa nero su bianco in una lettera che le sigle Ugl e Usb hanno inviato ieri al direttore generale della compagnia ossia Umberto Rovini.

I due sindacati spiegano che ripetutamente, sia il primo di aprile sia il giorno seguente, le stesse sigle avevano chiesto ai vertici aziendali se fossero a conoscenza di dipendenti che avessero contratto il Sars-cov-2. Ma la risposta giunta dal direttore Rovini e da un altro top manager della società (la dottoressa Gloria Silvestri) era stata di tenore molto preciso giacché i due avevano negato «categoricamente che ci fossero lavoratori positivi» attaccano l due sigle. «Ora ad appena tre giorni di distanza» sui media, rimarcano ancora i sindacati, «esce la ferale notizia che purtroppo due lavoratori sono risultati positivi». Detto alla grezza Ugl e Usb si domandano se il contagio sia o meno stato tenuto nascosto dai vertici aziendali.

La presa di posizione delle due sigle è chiara e gioco forza pone sul tappeto alcuni quesiti ineludibili. Che mansione hanno i due dipendenti contagiati? In che data l'azienda ha acquisito la notizia di tale positività e da quale fonte, scritta o verbale? Della cosa è stata informata la proprietà? La notizia del contagio da Covid-19 è giunta ad Svt anche da soggetti afferenti o riferibili anche al servizio sanitario regionale? Quale è lo storico delle precauzioni che sono state assunte dall'azienda in tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Presidenza del consiglio dei Ministri in data 31 gennaio 2020 e fino ad oggi? A quali interlocuzioni anche scritte con i soggetti istituzionali di riferimento quali Ulss, Comune, Regione Veneto, ministeri vari l'azienda ha fatto riferimento per inquadrare correttamente la problematica Covid-19 in relazione alle tematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro?

Il direttore Rovini, interpellato da chi scrive, ha però rifiutato di rispondere alle domande spiegando come «la specificità delle domande poste vada ben oltre i contenuti tipici di una interlocutoria giornalistica». In aggiunta la direzione generale fa sapere che la struttura «sta producendo uno sforzo organizzativo per adattarsi ai continui mutamenti dovuti all'emergenza epidemiologica da Covid-19, peraltro in regime di riduzione di risorse umane a disposizione, in dipendenza dalle misure di prevenzione adottate».

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