Vuoi fare l'insegnante precario? Sborsa quasi tremila euro per il tirocinio

Tirocinio formativo attivo: pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23 aprile scorso, è un corso abilitante all’insegnamento istituito dalle università. Ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale  il titolo di abilitazione all’insegnamento in una delle classi di abilitazione previste dal DM 39/1998 e dal DM 22/2005, sino a quando tali decreti non saranno sostituiti. L'esame viene sostenuto davanti a una commissione mista composta da docenti universitari, un insegnante “tutor” in ruolo presso gli istituti scolastici e un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) o del MIUR.

E' il modo, deciso dal Governo, per accedere alle gradutorie permanenti e poter così effettuare alcune supplenze. Per il posto di ruolo bisognerà attendere il promesso concorso, che non si svolge da 13 anni. Fin qui tutto bene: "Finalmente!" magari avrà pensato qualcuno. Ma la mazzata è dietro l'angolo e si è rivelata al momento dell'iscrizione. Il TFA costa come un master: dai 3 mila e 200 euro de L'Aquila al più economico a Siena, "solo" 2.300 euro. Gli atenei veneti si attestano nella media: 2.723 euro a Venezia come a Verona, 2609 a Padova (questo dato non iclude il costo di iscrizione all'esame di ammissione). A queste cifre vanno aggiunte le spese per lo spostamento e, nei casi peggiori, di alloggio e (magari) per mangiare.

Sconcerto tra le organizzazioni di categoria: "Inutile nasconderlo, il Tfa rappresenta un business per le università - spiega al Giornale di Vicenza il sindacalista dello Snals Doriano Zordan - I precari devono dissanguarsi per iscriversi" . Lo ribadisce il Cip, il Comitato insegnanti precari, che punta il dito contro una "scandalosa operazione di marketing".

LA TABELLA DEI COSTI IN TUTTE LE UNIVERSITA'
LE DATE DELLA PROVA PRESELETTIVA