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Covid-19, la triplice: timore per i cinque ospiti deceduti all'Ipab Trento

Cgil, Cisl e Uil: la Regione Veneto «avrebbe dovuto intervenire prima in materia di contrasto al coronavirus». La Cub: «Ora perquisizioni», mentre il Pd chiede lumi alla giunta berica

All'Ipab Trento di Vicenza la conta dei morti è arrivata a cinque e i sindacati sono preoccupati per i degenti e per i lavoratori. Oggi 14 aprile infatti Cgil, Cisl e Uil hanno espresso questi timori in una nota pubblicata nel tardo pomeriggio nella quale mettono nero su bianco il loro punto di vista. «Ciò che emerge con chiarezza - si legge - è che la Regione Veneto avrebbe dovuto intervenire prima con indicazioni urgenti e cogenti... non con semplici riferimenti aventi valore indicativo... il tempo è ampiamente scaduto, ogni giorno che passa è un giorno di colpevole ritardo, di cui non si potrà non tenere conto».

«Cinque decessi all'Ipab Trento è una cifra che deve fare riflettere» fa sapere il segretario berico provinciale del sindacato di base Cub (si tratta di Maria Teresa Turetta) la quale aggiunge che al 5 di aprile la maggior parte delle case di cura del Veneto non aveva sottoposto a tampone né gli ospiti né i dipendenti delle strutture». Poi un'altra puntualizzazione: «La Procura della repubblica vicentina dovrà valutare se gli approvvigionamenti di materiale per la protezione individuale sia avvenuto nei tempi e nei modi corretti. Si dovranno compiere indagini approfondite, se necessario con l'ausilio di perquisizioni, acquisendo se di bisogno, fatture, tabulati telefonici e corrispondenza varia anche per capire se sia stato messa in atto ogni accorgimento idoneo al contrasto del contagio da Covid-19». In questo contesto la Cub fa riferimento alle voci filtrate sui quotidiani locali che parlano di inchieste imminenti proprio da parte della procura berica, che inizialmente, questi i rumors giunti da Borgo Berga, dovrebbero prendere la forma di indagine esplorativa ossia senza notizie di reato specifiche.

Tuttavia le reazioni di queste ore non sono solo di segno sindacale. Oggi pomeriggio è intervenuto anche Giovanni Rolando, il consigliere comunale del Pd che milita nella opposizione di centrosinistra. «È dal sette di aprile che chiedo lumi alla giunta comunale in merito alla situazione in contrà San Pietro: quando ad inizio mese la commissione consiliare per il sociale e sanità si riunì il primo cittadino Francesco Rucco ci fece sapere come tutto fosse in ordine. E invece le cose sono ben diverse. Da tempo poi chiedo di conoscere se la direzione generale sia sufficientemente strutturata per affrontare una situazione del genere. Ma anche in questo caso le risposte degne di questo nome da parte del sindaco, che è poi colui che nomina il cda di Ipab, latitano».

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