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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Sciopero dei sindacati di base del pubblico impego di Vicenza: "Non siamo i polli di Renzi"

Giovedì si asterrano dal lavoro gli aderenti al sindacato Usb: alle 8.30 partirà un corteo dall'Istituto Salvi che arriverà fino in centro

Possibili disagi giovedì per gli utenti del servizio pubblico. Ad incrociare le braccia saranno i lavoratori aderenti al sindacato di base Usb. A Vicenza, è previsto un corteo dall'Istituto Salvi, con inizio alle 8.30, che toccherà i punti nevralgici del centro storico.

"Siamo lavoratori degli ospedali, delle case di riposo, della aziende partecipate, delle cooperative in appalto, dei comuni,della provincia, di vari ministeri. Noi infermieri, oss, impiegati, spazzini, addetti alle pulizie dipendenti enti pubblici e di coop. private - scrivono - Scioperiamo insieme perchè vogliamo difendere il lavoro, lo stipendio e i servizi pubblici: tutto messo in discussione da politiche insensate dei vari governi nazionali che si sono succeduti in questi anni compreso Renzi correveloce, che vedono nei servizi pubblici e di conseguenza nei dipendenti un costo da tagliare e non un servizio da valorizzare".

"Veniamo additati come causa del debito pubblico; invece abbiamo i contratti bloccati da molti anni, chi lavora negli appalti è trattato ancora peggio; si passa da un appalto all'altro peggiorando, paghe basse, poche ore e a volte nemmeno si viene pagati - proseguono -  Gli unici tagli che bisogna fare sono l' evasione fiscale, le tangenti, la corruzione, i super stipendi e le super pensioni a politici e manager, i regali agli amici degli amici attraverso le consulenze, le grandi opere come EXPO' 2015, Mose, Pedemontana, ospedale di Santorso che servono solo ad arricchire i soliti noti, che poi fanno girare le tangenti, gli affitti a privati in presenza di edifici pubblici vuoti, vedi Prefettura e prossimamente il nuovo, insufficiente tribunale di Vicenza".

"Viviamo nel mezzo di una crisi economica capitalista che è ben lontana da essere terminata e che ha sterminato milioni di lavoratori e di giovani; la disoccupazione è altissima anche nelle nostre zone. ci parlano di ripresa,ma intanto migliaia di industrie hanno chiuso e chiuderanno, per molti in questi mesi gli ammortizzatori sociali sono terminati e per tanti da mesi che non ricevono i soldi - è la conclusione - E per chi è disoccupato il lavoro è una chimera, al massimo stage, tirocini non pagati, o scappare all’estero.

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