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Bolzano Vicentino, i lavoratori De Boni bloccano l’azienda: “Vogliamo essere pagati”

D'Angelo e altri della FILT CGIL sono sul posto per assistere gli otto lavoratori che non ricevono lo stipendio da qualche mese. Secondo fonti sindacali, avanzerebbero una media di 5 mila euro a testa

Da ieri sera, i lavoratori della De Boni Autotrasporti di Bolzano Vicentino hanno inscenato uno sciopero ad oltranza, bloccando l’operatività dell’azienda. “Gli otto dipendenti della De Boni vogliono essere pagati – afferma Massimo D’Angelo, coordinatore della FILT CGIL (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti) di Vicenza –. Questa azienda non fa altro che creare concorrenza sleale sul mercato, assumendo gli autisti a tempo indeterminato, che vengono regolarmente licenziati alla conclusione dei quattro mesi di prova previsti dal contratto”. 

D’Angelo e altri della FILT CGIL sono sul posto per assistere gli otto lavoratori che non ricevono lo stipendio da qualche mese. “Da tempo, la ditta consegna solo qualche acconto ai lavoratori - continua D’Angelo -. È bene che un’azienda, che opera in modo così scorretto, chiuda, perché non rispetta i termini contrattuali e lavora sottocosto, sfruttando i lavoratori che non vengono pagati”. 

Da ieri, l’azienda è presidiata dalle forze dell’ordine e i lavoratori hanno dichiarato che non se ne andranno finché non avranno certezze. Secondo fonti sindacali, avanzerebbero una media di 5 mila euro a testa.

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