Sit in partecipato questa mattina in contrà Gazzolle per dire no alla riforma del mercato del lavoro imposta al Parlamento dal Governo, "nonostante le parti sociali e la Cgil in particolare abbiano definito questa legge sbagliata e controproducente" spiega la segretaria Marina Bergamin.

"Questa riforma non combatte la precarietà, specie dei giovani, perché mantiene tutte le tipologie precarie nate dalla politica liberista dei Governi Berlusconi - prosegue - Non universalizza le tutele in caso di perdita del lavoro, anzi riduce la durata dei sussidi (dai 48 mesi della mobilità odierna ai 18 mesi della nuova legge) e non li estende a chi oggi ne è escluso". Inoltre, secondo i sindacati, la riforma, punta sulla precarietà e su licenziamenti più facili per uscire dalla crisi, intervenendo sull’art.18.

Durante la manifestazione, alcuni rappresentanti dei sindacati hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il prefetto Melchiorre Fallica. "Continueremo la nostra lotta per un serio contrasto alla precarietà del lavoro - ha concluso Bergamin - Pe run regime universale di ammortizzatori sociali e per politiche attive del lavoro efficaci e finalizzate ad un'occupazione più stabile e tutelata".