Il crollo dei marcati ed i paradossi della finanza: accade così che la banca Popolare di Vicenza, con i dati comunicati sul primo semestre 2011, superi per valore le grandi imprese italiane quotate a Piazza Affari.

Secondo quanto scritto ai soci, l'istituto di credito cooperativo vale 4,8 miliardi, più di Monte dei Paschi di Siena, e si collocherebbe al quarto posto tra le banche quotate in Italia, raggiungendo Mediobanca. Non solo: sarebbe la diciottesima società di Piazza Affari per capitalizzazione, davanti a colossi internazionali come Prysmian, Campari o addirittura il big aerospaziale Finmeccanica, uno dei principali gruppi industriali del Paese.

Questo accade perchè, con i rovesci di borsa degli ultimi tempi, il valore di mercato delle imprese quotate non rispecchia quello reale. La Popolare di Vicenza, non quotata, si autoassegna un valore di 4,5 miliardi. E sulla base di questa valutazione, i soci possono comprare o vendere le azioni. Secondo il valore indicato, la banca vale quasi il doppio di una multinazionale come Pirelli (2,3 miliardi) o di un colosso televisivo come Mediaset (2,7 miliardi). Confronto impietoso anche con le maggiori popolari quotate: Ubi Banca vale 2 miliardi, Banco Popolare 1,9 miliardi.