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Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Zaia: "Col cuore in mano, salvatele"

Zaia si chiede se l'Italia può permettersi di non muovere un dito mentre la locomotiva perde colpi e si ferma. Il presidente ricorda che Veneto Banca e Popolare di Vicenza "hanno contribuito a rendere grande questo territorio ed hanno aiutato il nostro sistema imprenditoriale a reggere l'urto della crisi"

Luca Zaia, presidente del Veneto, fa appello al Governo e alla Cassa Depositi e prestiti per salvare la Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che giovedì ha deliberato il prezzo per azione a 7,3 euro,circa un quinto del precendente valore di acquisto. 

"Faccio appello con il cuore in mano al premier Renzi, al ministro dell'Economia Padoan e al Governo, al di là delle casacche politiche: intervengano per salvare le nostre banche, facciano qualcosa" è l'invito di Zaia, rilanciato dal Corriere del Veneto. Secondo il governatore "ciò che sta accadendo è un detonatore in grado di far saltare l'intera economia veneta, di mandare sul lastrico migliaia di famiglie che in quelle azioni hanno investito i risparmi di una vita e di costringere decine di aziende, che quelle azioni le hanno messe a bilancio, a portare i libri in tribunale".

Zaia si chiede se l'Italia può permettersi di non muovere un dito mentre la locomotiva perde colpi e si ferma. Il presidente ricorda che Veneto Banca e Popolare di Vicenza "hanno contribuito a rendere grande questo territorio ed hanno aiutato il nostro sistema imprenditoriale a reggere l'urto della crisi" per cui, si chiede Zaia, "possiamo sperare in una considerazione almeno pari a quella riservata a Banca Etruria, con tutto il rispetto per quest'ultima? A mio avviso deve intervenire la Cassa Depositi e Prestiti, attivando il sistema di garanzie". 

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