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Popolare di Vicenza: 4 proposte del Movimento 5 Stelle

Giovedì pomeriggio, alle 17.30, al teatro Astra di Vicenza, il M5S presenterà agli azionisti le 4 proposte che sono state formulate affinché gli azionisti non perdano buona parte dei loro investimenti ma anche per impedire che un caso del genere si ripeta

"Chiediamo tutela, vogliamo risposte, facciamo proposte": questo il titolo dell'assemblea organizzata dal Movimento 5 Stelle che si terrà giovedì alle 17.30, al teatro Astra, in contrà Barche a Vicenza, rivolta agli azionisti della Banca Popolare di Vicenza, in cerca di soluzioni per salvare i propri investimenti. 

I relatori saranno il Senatore portavoce M5S Enrico Cappelletti, Senatore portavoce M5S Gianni Girotto, Deputato portavoce M5S Daniele Pesco, Consigliere Capogruppo Regione Veneto Jacopo Berti, Presidente Ausbef Elio Lanutti. Tra i relatori all’evento che segue la conferenza il Presidente della neo costituita Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza l'avvocato Renato Bertelle.

Ecco nel dettaglio le 4 proposte, come presentate dal movimento:

PROPOSTA 1 Come Movimento siamo convinti che i colpevoli della tragedia finanziaria che ha coinvolto la Banca Popolare di Vicenza non sia solo di chi ha gestito la banca in questo ultimo decennio, ma anche dei controllori CONNIVENTI. Controllori da noi pagati che in realtà facevano da palo. Quindi doppiamente colpevoli. Banca d’Italia, colpevole e CONNIVENTE, con i denari che riceve gratis mensilmente dalla BCE, dovrà acquistare a 62,50€ le azioni degli azionisti truffati negli ultimi anni. Azionisti che hanno sottoscritto gli aumenti di capitale, azionisti che hanno acquistato le azioni contraendo un mutuo, azionisti diventati tali a seguito della conversione delle obbligazioni convertibili reverse, azionisti che sono stati costretti ad acquistare azioni per ottenere un finanziamento, consegneranno le azioni a Bankitalia e riceveranno indietro i loro denari. Circa 2 miliardi di euro. Neanche tanti visto che Bankitalia ne riceve più di 5 al mese e gratis per giunta. Bankitalia diventerà la prima azionista della Banca Popolare di Vicenza e poi la gestirà come meglio riterrà opportuno. Banca D’Italia dovrà poi essere commissariata e ritornare sotto il controllo del Ministero Economia e Finanza (vedi BUNDES BANK, BANQUE DE FRANCE, BANK OF ENGLAND)

PROPOSTA 2 Contemporaneamente è necessario il ricorso alla Corte Costituzionale contro la sospensione sine die del diritto di recesso. In questo modo sarà ritornata agli azionisti la facoltà di recedere e potranno quindi chiedere di essere rimborsati all’ultimo prezzo stabilito dall’assemblea, 48€ ad azione.

PROPOSTA 3 Noi proponiamo che la Regione Veneto contragga un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti di durata trentennale e che rilevi le azioni della BPVI dei soci truffati come esposto nella proposta nr.1 diventando l’azionista di maggioranza.

PROPOSTA 4 Scissione della Banca Popolare di Vicenza. Come ci sono le aggregazioni, ci sono le scissioni. Poiché il Parlamento ha stabilito che le Banche Popolari con attivi sopra gli 8 miliardi di euro dovranno, entro il 2016, trasformarsi in SPA, proponiamo di scindere la Popolare di Vicenza in 6 più piccole banche popolari del territorio, con attivi inferiori agli 8 miliardi. La Banca Popolare del Sud (Banca Nuova, Sicilia), La Banca Popolare Toscana (ex Cariprato, Toscana), La Banca Popolare Gardenese e Ovest Lombardia (ex sportelli UBI Banca e Intesa), la Banca Popolare Friulana (ex Popolare di Udine, Tarcento e quant’altre), la Banca Popolare dell’Altopiano dei Sette Comuni, la Banca Popolare Vicentina. Sono 6 tutte da 7 miliardi di attivi. In questo modo non sarà necessario quotarsi in borsa ed il territorio avrà nuovamente le sue banche del territorio.

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