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Morti sul lavoro, la strage continua: 12 a Vicenza e maglia nera al Veneto

La regione registra l'incremento maggiore di decessi di tutto il paese. Il bilancio dei primi otto mesi del 2018: l'aumento rispetto lo scorso anno è del 30,6%

“I numeri dei morti sul lavoro sono certamente e purtroppo la traduzione più dura e concreta di un dramma che si consuma quotidianamente nel nostro Paese. Ma quando i numeri crescono in modo tanto significativo, come è accaduto quest’anno in Veneto, allora il dramma prende forme e contenuti davvero inquietanti che devono necessariamente far riflettere innanzitutto i datori di lavoro, i medici competenti, i consulenti e i responsabili della sicurezza in azienda”. Non c’è altro modo per Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, per introdurre l’ultima indagine sulle morti bianche in Veneto. Un commento che da un lato lascia trasparire la rabbia per i numeri delle vittime registrate in Veneto nei primi otto mesi del 2018 (82) e dall'altro reca in sé lo sconforto perché, rispetto allo scorso anno (quando gli infortuni mortali erano 62) la situazione è peggiorata, con un incremento della mortalità pari al 30,6%.

E sono 50 i lavoratori che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio ad agosto del 2018, 32 invece quelli che sono morti per un infortunio in itinere. “Continuiamo a rimanere senza parole ogni volta che ci troviamo ad elaborare questi dati – sottolinea il Presidente Mauro Rossato – continuiamo a non capire come si possa peggiorare una situazione che è un’emergenza già da anni. Soprattutto in un Paese dove le regole ci sono e sono ben chiare quando si parla di sicurezza”. “Sono passati 10 anni, infatti, dall'entrata in vigore del Testo Unico sulla sicurezza nel lavoro – spiega ancora l'Ing. Rossato – e da 10 anni ci troviamo mensilmente ad esplorare i numeri degli infortuni. Ebbene, nulla sembra essere cambiato. Anzi nella nostra regione la situazione è addirittura peggiorata”.

Come se non bastasse poi i dati sono negativi anche a livello nazionale perché il Veneto, con 82 vittime è secondo solo dopo la Lombardia (97). Terzo per numero di infortuni mortali occorsi in occasione di lavoro (50) dopo Lombardia (66) ed Emilia Romagna (52). Tra le 82 vittime registrate in occasione di lavoro e in itinere sono 16 gli stranieri; mentre sono 10 le donne che hanno perso la vita da gennaio ad agosto. Nella provincia di Verona il maggior numero di infortuni mortali (17). Seguono: Venezia (15), Padova (14), Treviso (13), Vicenza (12), Rovigo (6) e Belluno (5).

Osservando invece la situazione degli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro, a contare più morti è Treviso (11) seguita da Verona (10), da Venezia e Vicenza (8), Padova (6), Belluno (4) e Rovigo (3). Al fine di promuovere e diffondere la Cultura della Sicurezza sul Lavoro, ci auguriamo che il comunicato non solo sia un utile strumento di lavoro per Voi ma anche una fonte di riflessione e di analisi di fronte alla grave situazione che colpisce la nostra Penisola.

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