Senza stipendio da mesi: operai presidiano cantiere a Zugliano
Un altro caso di crisi aziendale che colpisce i lavoratori. Nonostante il freddo, 25 operai rumeni presidiano il cantiere della scuola elementare di Zugliano perchè l'impresa di Reggio Emilia non li paga da mesi
Non hanno nessuna intenzione di mollare i 25 lavoratori romeni che da tre giorni hanno attivato un presidio perché da settembre non vengono retribuiti dalla Cosmo Haus di Reggio Emilia per il lavoro svolto nel cantiere per la costruzione della nuova scuola elementare a Centrale di Zugliano. LA CRISI NEL VICENTINO
Non saranno neppure le temperature sempre più fredde a fermarli. Stanno lì, ventiquattro ore su ventiquattro, all’esterno della nuova struttura perché non vogliono danneggiare quanto hanno fin qui realizzato. Si sono costruiti delle baracche dove mangiano e dormono. Le condizioni sono a dir poco precarie. Manca quasi tutto, si coricano su giacigli fatti di polistirolo e la legna per poter accendere un fuoco e riscaldarsi è finita. A tutto ciò si aggiunge il pensiero per le famiglie piuttosto lontane (abitano per la maggior parte a Padova), e per il rischio, serio, di essere sfrattati dalle loro case.
“Stanno dimostrando una correttezza e una dignità davvero eccezionali – afferma Danilo Andriollo, segretario generale della FILLEA CGIL di Vicenza, affiancato dal segretario Toni Toniolo -. La protesta continuerà fino a quando non riceveranno i soldi che di diritto spettano loro dall’impresa che ha in appalto l’opera. Il titolare, Giampaolo Nizzoli, si è detto disponibile ad incontrarci per discutere della situazione. Anche il Comune lo ha contattato. Ma finora non c’è mai stato nessun incontro. Non si è neppure fatto vedere nel cantiere. Ciò dimostra come sia un imprenditore irresponsabile. Tra l’altro molti di questi lavoratori sono privi di un contratto di assunzione regolare e lo stesso Nizzoli ha persino dichiarato che non sono suoi dipendenti, ma di qualche impresa in subappalto. Gravi irregolarità sono state poi riscontrate dall’ispettorato del lavoro nell’agosto e nell’ottobre scorsi nel corso di alcuni controlli. Insomma, la situazione è difficile. Ci auguriamo che il titolare risponda almeno alla convocazione dell’ufficio provinciale del lavoro”.
FILLEA ha avanzato una precisa richiesta all’amministrazione comunale di Zugliano per sanare la questione, ossia quella di attivare la cosiddetta responsabilità solidale. “La legge in materia di appalti prevede che, in caso di inadempienza dell’impresa che realizza l’opera, l’ente appaltante, in questo caso il Comune, possa sostituirsi nel pagamento diretto delle retribuzioni – continua Andriollo -. Il sindaco sta valutando il da farsi. Nel frattempo ha provveduto al blocco dello stato di avanzamento dei lavori (SAL). Non ha ancora saldato i conti all’impresa, anche se ha già versato parecchi soldi”.
L’impresa avrebbe dovuto terminare i lavori prima di settembre, ma così non è stato. La scadenza è stata riportata al 15 dicembre e neppure a quella data l’edificio verrà consegnato al Comune, pronto per farvi entrare i bambini. “Se l’amministrazione comunale riesce a rescindere il contratto e a trovare un’altra impresa che subentra e termina regolarmente i lavori – aggiunge il segretario -, forse la scuola potrà essere inaugurata prima della fine dell’anno scolastico”.
FILLEA ha coinvolto nella vicenda anche la Provincia di Vicenza che detiene la direzione dei lavori dell’opera. Il Commissario straordinario Attilio Schneck se ne sta occupando in prima persona.
Un ultimo appello Andriollo lo rivolge ai cittadini. “Chiediamo la loro solidarietà perché diano una mano a questi lavoratori che hanno bisogno di tutto – conclude il segretario -. Il sindaco ha fornito qualche pasto. Un cittadino ha portato loro qualcosa da bere. Ma tutto ciò non è sufficiente. Un problema che dobbiamo risolvere con urgenza, per esempio, è quello della legna. È finita e dobbiamo trovarla subito”.
