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Da luglio senza stipendio, contenzioso rovente alla Magic clean

La Uil: senza paga le addette alle pulizie nella sede mestrina dei Lagunari. Al centro della vertenza c'è una società thienese

«Da luglio le lavoratrici dell'appalto delle pulizie della caserma Matter di Mestre non ricevono lo stipendio. È una situazione che non può andare avanti così». Daniele Zennaro segretario veneto della Uil trasporti è il dirigente sindacale veneziano che sta seguendo una vertenza per molti versi simile a quella che ha interessato il tribunale di Vicenza. E se veneziana è la sede del contendere, vicentina è però la ditta al centro della querelle, una ditta che da quest'estate, denuncia la Uil, non ha corrisposto il dovuto alle maestranze.

Zennaro perché siete così preccupati?
«Guardi, proviamo un attimo a calarci nei panni di queste persone. Sono da tre mesi senza ricevere un soldo. Si tratta di famiglie che vivono di stipendio, c'è gente che ha mutui o affitti da pagare, figli di mandare a scuola. Lei potrà capire coma possano sentirsi queste donne».

Ma perché sono senza stipendio?
«La ditta titolare dell'appalto, la thienese Magic clean srl, ci ha fatto sapere tramite un rappresentante incaricato che il ritardo è dovuto al fatto che l'appaltatore, ovvero il Ministero della difesa o a livello centrale o a livello della sua articolazione periferica, sarebbe in ritardo col pagamento alla ditta, la quale a sua volta non avrebbe pagato le lavoratrici. Diciamo che è una situazione sulla quale molto ci sarebbe da dire».

Ovvero?
«Anzitutto noi stiamo procedendo con le verifiche del caso. Vogliamo capire come davvero stiano le cose. Ciò detto anche se così fosse questa non sarebbe una motivazione sufficiente per non pagare le lavoratrici. Perché una azienda che ha un minimo di solidità e di capacità di stare sul mercato e soprattutto una azienda che sa misurare il rischio d'impresa non dovrebbe avere contraccolpi immediati in caso di ritardi nei pagamenti da parte dei clienti. Non dimentichiamoci tra l'altro che la Matter non è una caserma qualsiasi, ma una delle sedi dei Lagunari».

Invece queste cose succedono sempre più di frequente, basti pensare a quanto è accaduto a Vicenza con l'appalto delle pulizie al tribunale di Vicenza o quanto accadde in una circostanza simile al comune di Vicenza alcuni anni fa con il caso Mirror. Come mai questi casi si ripetono così spesso?
«È vero, casi di questo tipo si ripetono spesso. Alla base di tutto c'è una legge per gli appalti esterni nella pubblica amministrazione che bada solo al massimo ribasso. Proprio per questo motivo le imprese che vincono sono spesso evanescenti e questo fattore alla fine si riverbera sull'ente pubblico per quanto concerne la qualità del servizio reso e soprattutto sui lavoratori che patiscono questo stato di cose».

Come avete intenzione di muovervi?
«Non vogliamo lasciare nulla al caso né nulla di intentato. Stiamo contattando l'amministrazione militare. Ci faremo sentire ancora presso la Magic clean che peraltro è di recente subentrata ad un altra ditta nell'ambito dello stesso appalto. Per di più la società che ha abbandonato l'incarico deve ancora alle lavoratrici il trattamento di fine rapporto o Tfr che dir si voglia. Non è un bel vivere questo».

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