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Economia Nove / Via Vegre

Inaugurata a Nove la nuova centrale idroelettrica lungo la roggia Brentella

La società Pedemontana Patrimonio e Servizi S.r.l., società in house del Comune di Nove, ha ultimato i lavori per la realizzazione della centrale idroelettrica posta in prossimità di via Vegre lungo la Roggia Brentella a Nove (VI). Taglio del nastro venerdì 9 settembre.

Nove, 9 settembre 2016 - È stata inaugurata stamattina la nuova centrale idroelettrica lungo la Roggia Brentella, in via Vegre a Nove (VI), alla presenza dell'Ing. Rudi Stella, il Sindaco di Nove Chiara Luisetto, l'Assessore alle attività produttive del Comune di Nove Fabrizio Fin e l'Assessore all'ambiente Diego Fabris.

I lavori, iniziati ad ottobre 2015, si sono conclusi nel mese di aprile 2016. L'impianto idroelettrico, entrato in esercizio da maggio 2016, è composto dalle opere di presa e scarico volte a convogliare le acque nell'area di produzione di energia e a rilasciarle al Canale Unico senza modificare né le portate complessive né le necessità irrigue servite dal canale. Anzi è stata inserita una risalita per i pesci, non presente nelle preesistenti opere di presa. Sono state installate quattro coclee a vite di Archimede, caso raro per impianti di tale grandezza, allo scopo di utilizzare al meglio sia la modularità che la variabilità della portata del canale per poter usare tutta l'energia idraulica disponibile.

Altra particolarità, è che l'impianto lavora con un salto ridotto tra monte e valle (circa 1 metro), superando il limite tecnico delle soluzioni idrauliche tradizionali. L'energia prodotta viene raccolta e trasformata in una cabina elettrica, costruita parzialmente interrata e ceduta integralmente alla rete elettrica nazionale.

L'impianto rientra in quelle soluzioni "smart" che utilizzano in maniera limitata e consapevole le risorse disponibili, difatti - con una potenza massima erogabile di 75 kW ed una produzione annua di 500.000 kWh - è in grado di coprire il fabbisogno annuo di un centinaio di famiglie, energia che altrimenti sarebbe stata ottenuta generalmente dalle tradizionali centrali elettriche. Data la connessione alla rete elettrica di bassa tensione, l'energia viene consumata dalle abitazioni vicine alla centrale, contribuendo in tal senso a ridurre gli sprechi del trasporto dell'energia lungo le reti elettriche.

La centrale contribuisce a ridurre la produzione di gas effetto serra di circa 250 ton/anno di CO2 equivalente e in misura minore di inquinanti quali gli Ossidi di Azoto e le Polveri Sottili. Si evitano circa 93 tonnellate di petrolio all'anno.

La centrale utilizza una portata media annua di 6.137 litri al secondo per un salto di 1 metro. Questi i numeri che spiegano il valore ambientale del progetto voluto dal Comune di Nove attraverso la società controllata.

Il Sindaco Chiara Luisetto esprime soddisfazione per il progetto realizzato: "rappresenta la volontà di innovazione nella tradizione espressa da queste terre, che da sempre utilizzano l'acqua come fonte di sviluppo, basti pensare, alle prime filande, ai mulini di produzione della materia prima per le rinomate ceramiche artistiche che hanno visto il nostro territorio laborioso guadagnarsi fama ed onore nel contesto nazionale ed internazionale. Voglia di fare è la metafora che l'Amministrazione esprime con l'inaugurazione del presente impianto di produzione di energia elettrica da fonte idraulica, sposando per quanto possibile come Comunità i pilastri dell'Unione Europea rappresentati dalla politica energetica dell'UE che persegue tre obiettivi principali: la sicurezza dell'approvvigionamento, difatti l'energia idraulica è una risorsa da sempre presente nel nostro territorio; la competitività, il nuovo impianto contribuisce a ridurre la bolletta energetica del paese e la sostenibilità, utilizza una fonte di energia rinnovabile oltre che con le opere edili presenti in grado di contribuire ad imbrigliare e a controllare la forza, alcune volte impetuosa, del fiume Brenta."

Con questo intervento - che si aggiunge ad altri tre impianti fotovoltaici in esercizio - il Comune di Nove ha scelto di condividere appieno l'obiettivo di risparmio energetico formulato dalla Direttiva Europea 20-20-20 (ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili), impegnandosi attivamente per reindirizzare i consumi energetici del territorio comunale verso l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Sono già attivi un impianto da 45 kWp presso il centro diurno in Via del Donatore, un impianto di 17,39 kWp installato presso la sede di Pedemontana Patrimonio e Servizi S.r.l. ed un altro impianto di 19,95 kWp presso la scuola media capaci di produrre complessivamente quasi 100.000 kWh annue.

L'amministratore della Società, l'ing. Rudi Silvio Stella, sottolinea che il progetto pensato da chi lo ha preceduto ed ora realizzato, riveste un importantissimo investimento della Società a servizio della Comunità in cui opera, rispondendo appieno alla missione aziendale di Costruire un Benessere Sostenibile per le attuali e future generazioni. "Oramai tutte le preoccupazioni, le incertezze i dubbi e le difficoltà, tipiche di un progetto, senz'altro innovativo per la Società che rappresento - spiega Stella - fanno parte solo dell'esperienza accumulata di fronte all' opera realizzata. Oggi, con gli impianti in esercizio, la Pedemontana Patrimonio e Servizi genera energia elettrica "pulita" a partire dal sole e dall'acqua in grado di soddisfare una Comunità di 150 famiglie. Adesso, che abbiamo imparato la strada, è opportuno proseguire."

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