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Economia

I giovani di Confindustria Veneto: "Impresa torni al centro"

Nei giorni scorsi i giovani industriali del Veneto hanno incontrato i parlamentari del proprio territorio per discutere su ripresa economica e riforme costituzionali. Presenti PD, FI, M5S, NCD e Lega Nord

«E’ necessario un patto tra le classi dirigenti perché l’impresa, la sola da cui avviare la ripresa economica, torni al centro delle scelte pubbliche. Per questo i Giovani di Confindustria Veneto propongo di istituzionalizzare il confronto tra imprenditori e parlamentari». Lo ha affermato Enrico Berto, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto, che nei giorni scorsi in Confindustria Veneto a Mestre, insieme ai suoi Vice e ai Presidenti dei Gruppi G.I. territoriali, ha incontrato i parlamentari eletti in Veneto.

L’iniziativa si inserisce nel piano d’azione deciso dai G.I. a livello nazionale per sensibilizzare chi siede in Parlamento sulla grave situazione del Paese e vi hanno preso parte i parlamentari veneti delle maggiori formazioni politiche: per il Partito Democratico On. Gianni Dal Moro, On. Sara Moretto, On. Giulia Narduolo, Sen. Laura Puppato, On. Simonetta Rubinato e Sen. Giorgio Santini, per Forza Italia Sen. Cinzia Bonfrisco, On. Giovanni Piccoli e Sen. Marco Marin, per il Movimento 5 Stelle On. Marco Da Villa e On. Mattia Fantinati, per il Nuovo Centro Destra Sen. Mario Dalla Tor e Sen. Franco Conte, per la Lega Nord Sen. Patrizia Bisinella e Sen. Erica Stefani.

«L’Italia è allo stremo. Abbiamo dato fiducia a questa classe politica in attesa di un cambiamento che, dobbiamo dire con rammarico, non è ancora arrivato», ha sottolineato Enrico Berto. «Consapevoli del nostro ruolo di classe dirigente, abbiamo tuttavia deciso di non scendere in piazza, assumendo uno sterile atteggiamento da Forconi, ma di incontrare i parlamentari veneti, con il proposito di mettere in atto una collaborazione reale e incisiva. Servono poche e concrete azioni – ha rilanciato Berto, riferendosi al progetto di Confindustria Veneto del 2013 “Crescere si può, si deve!”: «la riduzione drastica delle tasse su imprese e lavoro, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, l’aumento degli investimenti sulle infrastrutture, la semplificazione burocratica e maggiore certezza del diritto. E soprattutto una nuova legge elettorale, che ridia dignità alla classe politica e stabilità al Governo, che responsabilizzi gli eletti e crei maggiore partecipazione democratica».

«Gli imprenditori non chiedono alla politica una forma di assistenzialismo d’impresa – ha concluso Berto; chiedono invece un contesto politico-legislativo che consenta loro di produrre, creare posti di lavoro e ricchezza da redistribuire. Un risultato raggiungibile solo attraverso il confronto e il dialogo costante tra politica e economia. Nostro proposito è quindi rendere questi incontri un appuntamento costante due o tre volte all’anno per un confronto su alcuni temi specifici».

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