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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Crisi a Vicenza: fondo di 226 mila euro per chi non riesce più a pagare l'affitto

Fino a 12 mila euro per chi ha perso il lavoro, ha subito una separazione o ha una grave malattia

Un contributo significativo che può raggiungere anche i 12 mila euro sarà erogato dal Comune di Vicenza ai cittadini che non riescono più a pagare l'affitto per una consistente riduzione del reddito causata da eventi come la perdita del lavoro, una separazione o una grave malattia che comporta spese mediche e assistenziali rilevanti.

L'annuncio è dell'assessore alla comunità e alle famiglia Isabella Sala che martedì ha ottenuto dalla giunta comunale il via libera alla predisposizione di un nuovo bando per l'erogazione di contributi a sostegno degli inquilini a rischio sfratto per “morosità incolpevole”.

“Negli ultimi due anni – ha ricordato l'assessore Sala – abbiamo erogato 210 mila euro per contrastare il fenomeno dello sfratto che colpisce chi non riesce più a pagare l'affitto a causa di una netta e imprevista riduzione del reddito familiare. Ora, a fronte di un nuovo finanziamento statale di 226 mila euro, intendiamo dare nuovo impulso a questa azione di prevenzione, promuovendo un nuovo bando, aperto non solo a chi è colpito da sfratto esecutivo, ma anche a chi ne attende la convalida. Ciò consentirà, a seconda dei casi e degli accordi raggiunti con i proprietari, di intervenire per sanare la morosità, di passare a un contratto a canone concordato con un importo inferiore, di differire fino a un anno l'esecuzione dello sfratto, oppure di cercare una nuova soluzione abitativa a canone concordato. Si tratta di un aiuto molto concreto per accompagnare tempestivamente chi attraversa un momento di difficoltà prima che si generino altri costi per il singolo e per la comunità”.

Il bando, che sarà pubblicato a breve, sarà riservato a inquilini “morosi incolpevoli” residenti nel Comune di Vicenza, cittadini italiani, europei o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, con reddito I.S.E. non superiore a 35 mila euro o reddito derivante da lavoro con valore I.S.E.E. non superiore a 26 mila euro. La riduzione del reddito sarà considerata significativa per la maturazione della morosità incolpevole quando il rapporto tra canone e reddito supera il 30%.

Per lo scorso bando erano state presentate 65 domande a fronte delle quali il Comune ha attivato 49 interventi di aiuto, per un totale di 210 mila euro. In 21 casi si è trattato di differire l'esecuzione dello sfratto; in 22 di sanare la morosità e promuovere un nuovo contratto a canone concordato con lo stesso proprietario; in 6 di avviare un nuovo contratto grazie al versamento del deposito cauzionale. Nei restanti casi sono mancati i requisiti o la disponibilità del proprietario a raggiungere un accordo.

Quanti agli sfratti degli ultimi anni, nel 2013 ne sono stati convalidati 262 di cui 252 per morosità; nel 2014 282 di cui 276 per morosità, nel 2015 250 di cui 240 per morosità.

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