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Economia Montecchio Maggiore

Triveneta Cavi, è ancora allarme occupazione per 60 persone

Ennesimo incontro tra le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei lavoratori vertici aziendali e sulla sorte degli stabilimenti a Brendola, Montecchio (Vicenza) e Tolentino (Macerata)

Non si diradano le nubi all'orizzonte per i lavoratori della Triveneta Cavi. Nei giorni scorsi si è tenuto un secondo incontro presso l'Associazione Industriali di Vicenza tra i vertici aziendali ed i rappresentanti dei lavoratori. 

"La direzione  ancora una volta ha dichiarato, pur riscontrando l'aggravarsi della crisi del mercato, in particolar modo quello liano, nei primi mesi del 2013, che non ci sono esuberi strutturali al momento, e che intende proseguire con l'utilizzo della cassa integrazione ordinaria a 0 ore con le stesse modalità per le quali le riaffermaniamo le criticità già espresse in passato" scrivono Cgil, Cisl e Uil in un comunicato.

"I rappresentanti dei lavoratori degli stabilimenti di Brendola, Montecchio Maggiore e Tolentino hanno richiesto con insistenza che a fronte del perdurare della sofferenza produttiva considerano utile affrontare la stessa ricorrendo anche a strumenti difensivi, ad esempio contratto di solidarietà - spiegano - Da troppi mesi ci sono infatti circa 60 lavoratrici e lavoratori che stanno subendo un allontanamento continuativo dal posto di lavoro con grave perdita di reddito e professionalità e che rischia di creare negli stessi un progressivo allontanamento dalle sorti aziendali".

Nel riscontrare la forte rigidità dell'azienda le organizzaizoni sindacali, con i rappresentanti dei lavoratori, si sono riservate di verificare con i lavoratori e le lavoratrici nelle assemblee del 28/03/2013 le forme di protesta da attuare al fine di ottenere un riscontro positivo alle loro richieste.

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