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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Chiusura degli uffici postali, la Cgil non ci sta

Il sindacato ha incontrato il Prefetto ed è stata inviata una sollecitazione a tutti i Sindaci dei Comuni interessati ai "tagli" degli Uffici Postali. "Chiediamo loro di agire attivamente per la tutela dei cittadini"

"Se qualcuno contava nel silenzio e nella rassegnazione delle parti e soprattutto delle organizzazioni sindacali in merito al taglio degli sportelli postali, si sbagliava di grosso!". Non c'è rassegnazione nelle parole del segretario generale della Cgil, Marina Bergamin, e di quello SLC Poste, Antonio Cunsolo, a proposito del piano tagli di Poste Italiane.

"Abbiamo incontrato il Prefetto di Vicenza, Melchiorre Fallica, per rappresentare l’enormità dei disagi che potrebbe rappresentare l’eventualità di un così forte intervento di tagli agli sportelli postali nel vicentino: 13 uffici Postali da chiudere su 192 della provincia, in buona parte in territorio montano" spiegano. Per il sindacato le conseguenze sono importanti da tre punti di vista: "Quello dei dipendenti, diretti e dell’indotto, che si vedranno costretti a lunghe percorrenze per raggiungere il posto di lavoro; quello del servizio al pubblico ai cittadini, che scadrà in quantità e in qualità, proprio in aree del territorio vicentino già poco servite e con una popolazione in gran parte anziana, impossibilitata a muoversi per i servizi minimi, cioè quelli classici postali, o i servizi nuovi che, nel frattempo, Poste Italiane si è inventata come il conto corrente postale, piccoli investimenti e così via".

postino_2_original-2Non è da tralasciare l'aspetto del sistema economico locale: l’efficienza di un servizio di recapito e invio documenti, la certezza dei tempi di consegna e dei tempi di attesa agli sportelli sono elementi che possono essere utili o, viceversa, che possono deprimere la produttività e l’efficienza delle imprese. "In un momenti di forte crisi, di contrazione di welfare pubblico, Poste Italiane, che è un'azienda in utile, non può abbandonare la propria missione e fingere di essere un'Azienda qualsiasi" affermano Bergamin e Cunsolo.

Al confronto con il Prefetto si è aggiunta  la sollecitazione inviata a firma di SLC-CGIL a tutti i sindaci dei Comuni interessati ai “tagli” degli Uffici Postali: da Camporovere a Cesuna, da Treschè Conca a Vallonara, da S.Antonio Valli a Staro, da S.Ulderico di Tretto a S. Urbano di Montecchio Maggiore: "Ad essi chiediamo di assumere attivamente un problema che riguarderà centinaia di cittadini e, in particolare, i più deboli. Bisogna affrontare presto la situazione, con soluzioni condivise per il bene dei cittadini, guardando al futuro con proposte innovative di rilancio piuttosto che alla vecchia politica dei tagli che ha veramente stancato".

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