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Economia Mussolente

Mussolente, chiusura Bayer: "No ad azioni unilaterali"

Si è svolto il coordinamento sindacale del Gruppo a proposito della chiusura dello stabilimento di Mussolente, con la conseguente mobilità per i 50 lavoratori. "Esprimiamo forte dissenso e preoccupazione"

E' stato dichiarato lo stato di agitazione nelle diverse realtà del Gruppo Bayer, in seguito alla decisione del consiglio di amministrazione di chiudere lo stabilimento di Mussolente.

Lo ha deciso il coordinamento sindacale del Gruppo, che ha espresso inoltre forte dissenso rispetto a questa decisione della multinazionale tedesca nei confronti di uno stabilimento assolutamente efficiente e all’avanguardia, sia in termini di sviluppo tecnologico degli impianti che di professionalità acquisita dai lavoratori.

"La decisione di delocalizzare le produzioni di poliuretanici in Germania, in Spagna e in Danimarca mette a forte repentaglio il futuro di circa 50 famiglie e depaupererà il territorio vicentino di un’importante realtà industriale del settore chimico, settore tradizionalmente trainante per la manifattura ad alto valore aggiunto" scrivono i sindacati. Il coordinamento reputa fortemente preoccupante la data del 31/12/2012 come scadenza delle attività lavorative in Italia rispetto all’obiettivo della ricerca di soluzioni condivise finalizzate al mantenimento dell’occupazione, obiettivo che necessita senza dubbio di un orizzonte temporale più ampio.

"Nel frattempo chiediamo che, nell’attesa delle condizioni per un confronto con le RSU e le OO.SS. territoriali, l’Azienda non ponga in essere azioni unilaterali che possano compromettere la gestione collettiva e concertata con i rappresentanti dei lavoratori sulle possibili soluzioni" concludono.

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