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Economia

Carenza di personale all'Ulss 6, Cgil sul piede di guerra

Sotto accusa l'azienda sanitaria e la Regione: "Le nuove assunzioni autorizzate dalla Regione non sono sufficienti. L' Ulss ha la grave responsabilità di aver chiesto troppo tardivamente alla Regione l'autorizzazione ad assumere"

Nell'incontro del tavolo tecnico che si è tenuto in ULSS 6 tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali, è stato comunicato che la Regione Veneto ha autorizzato l'azienda di Vicenza ad assumere  26 unità, di cui 12 infermieri ed operatori socio sanitari, a fronte di un fabbisogno calcolato dalla direzione di 45 unità. 

"La notizia è grave - tuona la FP Cgil - Le nuove assunzioni autorizzate dalla Regione non sono sufficienti a garantire né il turn over, né l'apertura della terapia intensiva pediatrica, né coprire le assenze temporanee ed improvvise. L' Ulss ha la grave responsabilità di aver chiesto troppo tardivamente alla Regione l'autorizzazione ad assumere, e la Regione ha la gravissima responsabilità di non autorizzare il reale fabbisogno comprimendo ulteriormente gli organici con gravissime ripercussioni sulla qualità e funzionalità dei servizi e dei reparti, scaricando tutto il peso delle difficoltà sul personale".

"Perseverare da parte della Regione con le scelte di tagliare sugli organici di infermieri, oss e medici, e nel contempo garantire la regalia elettorale di 25 milioni di euro ai medici di base e continuare a sperperare denaro pubblico non intervenendo sui progetti di finanza dei nuovi ospedali che costano ai cittadini veneti oltre 70 milioni di euro l'anno, porterà inevitabilmente allo scontro, dentro e fuori i posti di lavoro - prosegue il comunicato - La FP CGIL non esiterà a denunciare alla direzione territoriale del lavoro qualsivoglia violazione in materia di orario, dalle ore di lavoro settimanali, ai riposi giornalieri ai recuperi tra un turno e l'altro. Priorità andrà data all'attività istituzionale e non alla libera professione, dovrà essere concordato in azienda con la RSU un protocollo operativo per la gestione delle assenze improvvise sopratutto nei reparti e servizi h24 che rischiano di essere oltremodo esposti, ed andrà attentamente monitorata la situazione sotto il profilo della salute e della sicurezza del personale e del servizio in quei reparti che opteranno per la sperimentazione del turno sulle 12 ore, informando e coinvolgendo nell'osservatorio gli RLS e le Organizzazioni Sindacali".

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